ALLA SCOPERTA DI QUESTA NUOVA OPPORTUNITA’ OFFERTA DALLA RETE / IL CROWDFUNDING, ISTRUZIONI PER L’ USO

| 19 Agosto 2016 | 0 Comments

di Stefania Isola * (avvocato – per leccecronaca.it)______

In tempi come questi che viviamo in cui le crisi economiche e finanziarie seguono una dietro l’altra, riuscire a trovare finanziamenti attraverso i canali tradizionali come le banche, soprattutto quando si tratta di progetti innovativi e quindi rischiosi, risulta quasi impossibile.

Ci sarebbe però un’altra strada, per piccole e medie imprese (ed anche privati), tramite la quale accedere alla possibilità di realizzare i propri progetti: il crowdfunding.

Questo nuovo termine nasce dalla fusione delle parole inglesi “crowd”, folla, e “funding”, finanziamento, ed indica la possibilità di “trovare fondi attraverso la folla”, ossia una modalità di microfinanziamento dal basso che si avvale dell’aiuto di chiunque voglia scegliere di investire liberamente, convinto della bontà del progetto e dell’idea proposta.

Questa nuova tipologia di finanziamento nasce insieme alla così detta sharing economy che, per funzionare, si avvale delle migliori innovazioni del web 2.0.

A questo proposito basta pensare come l’accesso al crowfunding stia divenendo sempre più importante: la raccolta di fondi nel 2015 è stimata essere di oltre 56 milioni di euro, contro i circa 30 milioni del 2014.

Vediamo quali sono le possibili modalità di tale nuova pratica.

1. Reward: in questa modalità viene prevista per l’investitore una ricompensa commisurata con il contributo; questa può essere anche di valore simbolico, ossia inferiore alla donazione.

2. Donation: è possibile quando viene effettuata una donazione in denaro senza ricevere nulla in cambio. Questa tipologia è adatta al finanziamento di iniziative avente carattere sociale e civile, ad esempio quelle no profit, enti a scopo sociale e altre associazioni che spingono la società a collaborare con intento caritatevole e filantropico.

3. Lending: avviene quando la raccolta di denaro è effettuata per il tramite di una piattaforma web che poi andrà ad erogare i fondi sotto forma di prestito, dietro corrispettivo finanziario. La piattaforma gestisce richieste di finanziamento e si incarica di trovare soggetti disponibili a partecipare al progetto, ricevendo in cambio una remunerazione del capitale sotto forma di interessi. Trattandosi di una forma di intermediazione creditizia, l’attività è sottoposta alla normativa sul credito e alla vigilanza della Banca d’Italia.

4. Equity: questa modalità consente agli investitori, a seguito del finanziamento, di ottenere la partecipazione alla compagine finanziaria dell’impresa finanziata. In altri termini, l’investitore ottiene strumenti partecipativi al capitale di rischio del progetto finanziato (ad esempio quote di S.r.l. o azioni di S.p.a.) con il complesso di diritti patrimoniali e amministrativi che ne derivano.

Quest’ ultima è l’unica forma di crowdfunding accettata in Italia ed è stata disciplinata dalla Consob con regolamento del 26 giugno 2013.

Rispettando i requisiti, è possibile gestire piattaforme di Equity crowdfunding ma gli offerenti devono essere esclusivamente: start-up innovative, PMI innovative, OICR e società che investono prevalentemente in startup o PMI innovative.

Le principali piattaforme in Italia sono:

Starsup: è il primo portale di equity-crowdfunding autorizzato dalla Consob per la raccolta online di capitali di rischio da parte di startup innovative. La mission è di far incontrare idee interessanti e persone disposte a sostenerle finanziariamente.

“Attraverso il crowdfunding a nessun creativo o aspirante startupper il futuro è precluso”: è questa la mission di Eppela. I finanziamenti sono diretti in vari ambiti: dall’arte al no profit, dal cinema all’innovazione sociale , dalla tecnologia alla musica e al fumetto.

Starteed è una piattaforma di raccolta fondi ma anche di crowdcreation: supportati dalla community è possibile avviare processi di open innovation con l’obiettivo di migliorare lo sviluppo di idee e progetti.

“La piattaforma di crowdfunding per finanziare qualsiasi forma di autoproduzione, senza filtri e senza nessuna intermediazione”: è quanto è dichiarato sul sito di quella che è la prima piattaforma di crowdfunding in Italia, nata nel 2005, Produzioni dal Basso.

Anche quando si pensa di avere una idea vincente, dato che i finanziamenti sono spesso l’ago della bilancia del successo, è buona norma imparare a sfruttare tutte le opportunità fornite dalla rete.

Category: Costume e società, Cronaca, Cultura, Politica

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