…MA SI VERGOGNI LEI, PIERFERDINANDO CASINI, E NON UN POCHINO, SI VERGOGNI TANTISSIMO!
di Giuseppe Puppo______
E allora, siamo in guerra e nemmeno lo sapevamo. Almeno da ieri pomeriggio, con le conferme anonime di “fonti istituzionali” all’ agenzia Ansa, delle imprecisate indiscrezioni giornalistiche diffusesi ieri mattina, lo sappiamo.
Non sappiamo con quali e quante truppe, che cosa siamo andati a fare, a parte le labili ‘rivelazioni’ di facciata, e le retoriche supposizioni fatte trapelare, in Libia, certo però comunque ancora una volta al servizio degli Usa e dei loro interessi, quegli Stati Uniti d’ America che prima hanno creato e favorito l’ Isis, e ora sono andati a combatterla, anche con truppe di terra, non solamente con i raid aerei. Tanto per favorire un altro po’ i mercanti di armi, e consumare un altro po’ di bombe, poi da riacquistare da quelle lobby e da quelle industrie che finanziano i politici di Washington e dintorni.
Siamo andati a combattere l’ Isis? Sì sì, certo, così come eravamo andati a combattere due volte Saddam in Iraq; così come abbiamo contribuito a distruggere la Jugoslavia, grazie al nostro allora presidente del consiglio Massimo D’ Alema; e l’ Afghanistan; e, cinque anni fa, abbiamo appoggiato l’ uccisione di Gheddafi, al quale poche settimane prima avevamo baciato le mani, per bocca del nostro allora presidente del consiglio Silvio Berlusconi.
Ah, dimenticavo i disastri, le carneficine, che gli americani hanno combinato in Siria, dove prima hanno appoggiato l’ Isis, per rovesciare il legittimo governo di Assad.
Abbiamo fatto tanti deserti, e li abbiamo chiamati pace e democrazia.
In realtà, abbiamo scatenato i fanatici, abbiamo creato centri di instabilità permanente, abbiamo causato attentati, stragi, guerre civili, a cadenza quotidiana, che interessano quelle regioni, questo abbiamo fatto. Questo, esattamente questo.
Nemmeno un minimo di autocritica, quella parvenza di resipiscenza, che mesi fa almeno manifestò l’ ex primo ministro inglese Tony Blair: “Chiedo scusa per la guerra in Iraq, ha favorito l’ Isis”.
Ora, tutto quanto successo adesso in Italia è gravissimo. Il governo, questo governo di non eletti, di fiduciati da un’ assemblea eletta sulla base di una legge elettorale incostituzionale, di esponenti protetti da un ex presidente della Repubblica che continua a tirare le fila degli interessi strategici delle potenze politiche ed economiche, nei mesi scorsi ha negato, smentito, ripetutamente detto che non era vero, e che non era in programma, un nostro coinvolgimento in Libia.
Ieri, questo governo ha fatto ricorso al mezzuccio delle fonti anonime, per ammettere il minimo.
E ha richiamato una leggina fatta approvare nei mesi scorsi, che sotto il profilo giuridico consentirebbe l’ invio di truppe all’ estero, senza altre autorizzazioni, e nemmeno un dibattito in Parlamento.
Usiamo il condizionale, perché è tutto da dimostrare.
Questo governo che gira e rigira le leggi a suo favore. Che copre sotto sigle vuote, tipo “l’ interesse strategico” tante porcate che ha fatto, come a proposito dell’ Ilva, su cui, tanto per dirne un’ altra, ha osato emanare un decreto legge che annullava in pratica un provvedimento della magistratura, una cosa che non sta né in cielo, né in terra, che nemmeno nei regimi totalitari si era mai vista.
Questo governo che non ha nemmeno il coraggio delle proprie azioni.
Ieri Matteo Renzi, tornato dalla sua vacanza brasiliana, in cui ha portato sfiga ai nostri atleti che ha abbracciato, o esortato col telefonino , ha annullato la conferenza stampa prevista nel pomeriggio dopo il consiglio dei ministri, e oggi se ne è andato a fare un’ altra passerella mediatica in cui esercitare le sue retoriche e falsificanti capacità affabulatorie, guardandosi bene dall’ entrare nel merito dei fatti.
Sul merito dei fatti, della maggioranza governativa, ha esternato invece solamente uno, uno dei miracolati della legge elettorale incostituzionale che l’ha visto rientrare in Parlamento per il rotto della cuffia, per un partito che nemmeno esiste più, e grazie a quel Pd di cui ora sostiene essenzialmente il governo, ripagato dall’ incarico di presidente della commissione esteri del Senato.
Ecco quello che ha detto questo pomeriggio il redivivo Pierferdinando Casini, in una dichiarazione che agenzie, radio e tv di regime stanno rilanciando a più non posso:
“Chi protesta contro la presenza italiana in Libia deve, sotto il profilo giuridico, aggiornarsi e imparare le regole; sotto il profilo umano, deve un pochino vergognarsi perché non possiamo sempre pensare che siano gli altri a risolverci i problemi, dopo che per mesi abbiamo enunciato una leadership italiana. L’assistenza umanitaria, l’istruzione militare e la concessione delle basi sono il minimo che possiamo fare per adempiere alle nostre responsabilità“.
Ma si vergogni Lei, Pierfedinando Casini, e non un pochino, si vergogni tantissimo!
Si aggiorni Lei, sotto il profilo giuridico, sui pronunciamenti della Corte Costituzionale.
Impari Lei le regole, quelle vere, non quelle presunte, o pretestuosamente inventate.
Vada a valutare la Storia, quella contemporanea, di cui non ha saputo trarre nessun ammaestramento, nessun rilievo critico.
Pure quella della guerra del Vietnam, dove gli Usa cominciarono con l’ invio di addestratori militari.
E si vergogni, si vergogni tantissimo, dei…casini di proporzioni bibliche che abbiamo fatto in Jugoslavia, in Iraq, in Afghanistan, in Libia, in Siria.
Sul piano squisitamente politico, ancora si vergogni di essere presidente di una commissione parlamentare degli affari esteri, di un governo, di uno Stato, che una politica estera non ha, e si limita solamente a fare gli interessi degli Usa e delle multinazionali.
Si studi le visioni mediterranee dei suoi predecessori democristiani.
Ma pure Bettino Craxi, si ristudi.
Dal versante ideologico, infine, si vergogni tantissimo di richiamarsi ancora ai valori cristiani/ cattolici, e si aggiorni su quello che ha detto e fatto Papa Francesco.
Ah Lei è laico?
E si studi allora le dichiarazioni e le interviste di Gino Strada, ci faccia il favore.
Maledetta guerra. Dobbiamo pur cominciare a favorire la cultura della non violenza, della non belligeranza, della non sopraffazione, della collaborazione, del dialogo, del confronto, almeno per le prossime generazioni.
E dobbiamo pur cominciare subito, e quando cominceremo, quando di questi politicanti – camerieri all’ acqua santa dell’ acqua di rose non ci sarà finalmente più evidenza alcuna, non sarà mai troppo tardi.
Tutto giusto, tutto vero. Il riferimento a Strada però se lo poteva risparmiare.
Sguazziamo nell’Inferno Dantesco
e i pochi che almeno cercano una via d’uscita diciamo piu’ Umana e Sostenibile
li chiamano Terroristi
vedi Gino Stada , Papa Francesco etc
ma non si limitano a questo
Ma distruggono cio’ che di Umano
rappresentano le loro opere
tipo militarizzare la Croce Rossa
o bombardare gli ospedali di Emergenzi !
Strada è uno che fa politica con i soldi delle istituzioni!
…finalmente! leccecronaca.it, il giornale che mancava, nel panorama salentino, ma direi anche ben oltre!