DIARIO DI RIO DE JANEIRO – MALEDETTO DOPING!
di Giuseppe Puppo______
La Russia sarà ai giochi, e giustamente, non si possono colpire in generale, responsabilità personali. Una decisione giusta. Ma mentre tanto si palava degli atleti russi, quelli italiani si sono fatti conoscere.
Tre azzurri con in tasca il pass per i Giochi brasiliani erano stati fermati per doping: Niccolò Mornati, canottiere del ‘2 senza’ risultato positivo all’anastrozolo; della velista Roberta Caputo, specialista della classe 470, pure lei positiva al Clostebol; e Jamel Chatbi, dei 3000 siepi.
Oggi, nuovo caso. A risultare positiva Viktoria Orsi Toth (nella foto), compagna di Marta Menegatti con cui si è qualificata ai Giochi. Per lei olimpiadi finite, prima ancora di cominciare. Rimandata subito a casa, in arrivo una sostituta; ma è una vera e proprio mazzata per il beach volley azzurro che aveva qualificato a Rio 2016 ben tre coppie (due maschili e quella appunto femminile che aveva buone chance di puntare a una medaglia). Adesso, senza la Orsi Toth sarà tutto più difficile.
Una piaga, quella del doping, che rovina gran parte dello sport nel mondo intero. Perché sempre più lo sport è spettacolo, industria, affari, interessi economici.
Come NON dovrebbe essere sempre, tanto più come non dovrebbe essere alle Olimpiadi.
Ci piace ripubblicare il messaggio rivolto al convegno di Policoro della scorsa primavera sul tema dell’ impegno sportivo nella società, dalla vedova di un grande uomo e di un grande campione, Pietro Mennea.
Che siano queste parole di monito perenne per tutti gli atleti; e il ricordo della ‘Freccia del Sud’, un ottimo auspicio per il nostro orgoglio di Italiani puliti e creativi, capaci di sfidare e vincere l’ impossibile. Senza droghe.
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