LE CARETTA DI NUOVO ALLE CESINE. LA GRANDE GIOIA DEL WWF, LA MOTIVATA SODDISFAZIONE DI CRISTIAN CASILI
(e.l.)______Le tartarughe Caretta Caretta sono tornate a deporre le uova sulla spiaggia dell’ oasi naturale delle Cesine, dopo San Cataldo, comune di Vernole, recentemente ripulita e rimessa meglio, dopo anni di abbandono e degrado.
Lo annuncia un comunicato del WWF, che l’ ha in gestione: “Dopo mesi di attenzione, di molteplici sopralluoghi per individuare interventi che salvaguardassero integrità, pulizia e che conservassero le pregiatissime caratteristiche di elevato valore naturalistico delle Cesine, sono stati riconosciuti gli sforzi che il Wwf insieme al Comune di Vernole, al Corpo Forestale dello Stato e tanti amici delle Cesine hanno profuso in questi mesi. Non ci resta che attendere il momento in cui dai granelli di sabbia delle Cesine compariranno numerose e piccole tartarughine che partiranno per il loro lungo e avventuroso viaggio”.
Sul suo profilo ‘Facebook’, il consigliere regionale Cristian Casili, ha messo la foto he rirpoduciamo, ed ha aggiunto un commento: “Una grosso esemplare di Caretta caretta quest’anno ha scelto il litorale delle Cesine per deporre le proprie uova.
Sono stato informato in mattinata dai responsabili WWF dell’oasi che non contenevano l’euforia per questa incredibile scoperta.
Erano venti anni che questa specie non nidificava su questo tratto di litorale.
Ho amato fin dal primo momento le Cesine, e ricordo che l’ anno scorso ad inizi di agosto denunciavo lo stato di degrado di una delle più importanti aree umide d’Italia con un litorale di incredibile bellezza.
Attivammo subito dei tavoli tecnici in Regione per trovare le risorse per ripulire una spiaggia piena zeppa di plastica e rifiuti di ogni genere.
La strada da percorrere è ancora tanta, ma è iniziato un percorso per la cura e la tutela di questi 1000 ettari di territorio. Stiamo già lavorando per dotare le Cesine di un’OASI BLU, e nella valorizzazione dei prodotti agricoli e e del mare. Vogliamo creare una comunità del cibo e della pesca.
Adesso inizia un periodo per il monitoraggio costante del nido, mantenendo il sito in sicurezza, la schiusa avverrà ai primi di ottobre”.
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