TERRORISTI? NO, LA SUPREMA CORTE METTE LE PAROLA FINE ALLA VICENDA DEI ‘JIHADISTI PUGLIESI’, ASSOLVENDOLI “perché il fatto non sussiste” E SCARCERANDOLI
(e.l.)______Proprio nel giorno dell’ attentato di Nizza e della paura e delle polemiche in Italia, la Cassazione ha annullato “perché il fatto non sussiste” le condanne inflitte nei confronti di cinque presunti appartenenti alla cellula terroristica con base ad Andria, ordinando l’immediata scarcerazione dei quattro imputati accusati di associazione finalizzata al terrorismo islamico ancora in carcere.
Di nazionalità tunisina e marocchina, erano stati arrestati nell’ aprile 2013, con l’ accusa di progettare attentati e di appoggiare il fondamentalismo islamico, dopo che erano stati tenuti sotto controllo nei quattro anni precedenti.
Solo nei confronti di uno di loro, l’imam Hosni Hachemi Ben Hassen, la Suprema Corte ha annullato la sentenza disponendo il rinvio per la rideterminazione della pena, esclusivamente per il reato di istigazione all’odio razziale.
In primo grado le condanne erano state tra i cinque e i tre anni, grosso modo confermate in appello. Stando alle indagini della Dda di Bari, tra il 2008 e il 2010 il gruppo, sotto la guida dell’Imam tunisino avrebbe studiato in rete le tecniche per costruire ordigni, si sarebbe addestrato sull’Etna, ridendo delle chiese distrutte in Abruzzo dal terremoto e parlando di odio, di sacrificio, di morte.
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