“Italiani Mambo…” MA ARRIVA LA FINANZA E CHIUDE LA DISCOTECA DI SANNICOLA. DENUNCIATO IL GIOVANE GESTORE: NON AVEVA RISPETTATO LE PRESCRIZIONI

| 11 Luglio 2016 | 0 Comments

(g.m.)_______Gallipoli continua ad essere “attenzionata” dalle forze dell’ordine.  Gli agenti della Guardia di Finanza nello scorso fine settimana hanno sottoposto a sequestro preventivo un locale di pubblico intrattenimento e ritrovo (nella foto), il ‘Mambo italiano’, sito sulla strada provinciale Gallipoli – Santa Maria al Bagno, nel territorio del comune di Sannicola, ed hanno denunciato il gestore, un giovane ventenne, in quanto privo delle necessarie autorizzazioni.

Le verifiche dei militari hanno l’importante scopo di garantire che il locale sia dotato delle indispensabili misure di sicurezza a tutela dell’incolumità pubblica (uscite di sicurezza a norma, adeguato impianto antincendio, impianto elettrico conforme alle norme vigenti nonché barriere per limitare l’impatto acustico).

La discoteca posta in sequestro dalle Fiamme Gialle, ampia circa 3.400 mq. esercitava l’attività di intrattenimento musicale e danzante, pur possedendo esclusivamente la sola SCIA, segnalazione certificata di inizio attività per la somministrazione di alimenti e bevande.

Al momento del controllo:

–  nella discoteca erano presenti circa seicento giovani avventori che si accalcavano sulle piste da ballo,

–  all’esterno della stessa vi era un numero notevole di autovetture parcheggiate dai clienti fino ad un chilometro di distanza, giunti sul posto da ogni parte della Puglia, anche considerando l’ampio flusso turistico che interessa il Salento nel periodo estivo. L’evidente intasamento delle vie d’accesso e di sgombero del locale avrebbe reso oltremodo difficoltoso, se non impossibile, l’eventuale intervento di mezzi di soccorso in caso di pericolo.

Al termine dell’attività di servizio, è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce un ventenne del posto per il reato di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo, trattenimento e ritrovo senza aver rispettato le prescrizioni dell’Autorità a tutela dell’incolumità pubblica, previste dal Testo Unico sulle Leggi di Pubblica Sicurezza.

Inoltre, sono stati identificati undici lavoratori, tra cui baristi, parcheggiatori e camerieri, la cui posizione sarà accertata sotto il profilo contributivo, assistenziale e previdenziale in materia di lavoro.

Ora, riferito sui fatti, ci sia permesso aggiungere alcune domande: ma se gli uffici rilasciassero in tempo reale le autorizzazioni, i nostri giovani sarebbero costretti a lavorare abusivamente? Quanta gente rimarrà senza lavoro ora che questo locale chiude? Gli uffici tecnici hanno svolto  diligentemente il suo compito rispettando i tempi che la legge prescrive per rilasciare le autorizzazioni?
Non basta più dire che gli imprenditori devono rispettare le leggi, le leggi dovrebbero essere rispettate prima di tutto da chi svolge una funzione pubblica, come i nostri burocrati, che spesso bloccano le autorizzazioni.

Al di là di questo caso, ma in generale, vorremmo che i finanzieri, facessero quello che ha consigliato il Presidente dell’Associazione Magistrati Piercamillo Davigo: si fingano imprenditori e presentino domande e progetti presso i diversi uffici, e poi annotino tutto. Se ne vedrebbero delle belle.

 

 

Category: Cronaca

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