FACEBOOK: ISTRUZIONI (LEGALI) PER L’ USO
di Stefania Isola * (avvocato – per leccecronaca.it)______
L’uso dei social network nel nostro quotidiano è divenuto, volenti o nolenti, una necessità.
Facebook in particolare, raccoglie un tale successo che sottovalutare gli aspetti legali (e poco conosciuti) può rappresentare un pericolo.
Analizziamone alcuni.
Riguardo alla privacy, l’utente resta proprietario di tutti i contenuti e di tutte le informazioni che pubblica.
La verifica del modo in cui il social network le condivide, può essere chiarita dalle impostazioni privacy e dalle impostazioni delle applicazioni; queste possono essere cambiate sulla base delle intenzioni di maggiore o minore riservatezza desiderate.
Quando l’opzione prescelta è “Pubblica”, le informazioni condivise possono essere visualizzate ed associate al proprio profilo da tutti, anche da chi non è iscritto alla piattaforma.
Le regole di cui lo stesso Facebook si dota in termini di sicurezza, inoltre, riguardano l’impegno richiesto agli utenti di non pubblicare comunicazioni commerciali non autorizzate, di non raccogliere contenuti o informazioni degli utenti, di non intraprendere azioni di marketing multi-livello illegali (come, ad esempio, schemi piramidali), di non caricare virus o altri codici dannosi, di non cercare di ottenere informazioni di accesso o di accedere agli account di altri utenti.
A questo si deve aggiungere la richiesta di non denigrare, intimidire o infastidire altri utenti, di non pubblicare contenuti minatori, pornografici, con incitazioni all’odio o alla violenza o con immagini di nudo o di violenza esplicita o gratuita, di non sviluppare né gestire applicazioni di terzi con contenuti relativi all’alcol, a servizi di incontri o comunque rivolti a un pubblico adulto senza indicare le dovute restrizioni di età.
Il social non deve essere usato per scopi illegali, ingannevoli, malevoli o discriminatori e non vanno intraprese per il suo tramite azioni che possano impedirne, sovraccaricarne o comprometterne il corretto funzionamento.
E’ vietato anche fornire informazioni personali false, come anche creare un account per conto di altri senza autorizzazione; l’utente si impegna a creare un solo account personale con la richiesta di non realizzarne uno nuovo senza autorizzazione se quello originale è stato disabilitato.
Il diario personale, inoltre, non può essere utilizzato per ottenere profitti commerciali: a tale scopo va piuttosto usata una Pagina Facebook.
E’ richiesto di non mentire sulle informazioni di contatto che devono essere sempre corrette e aggiornate e la propria password non può essere condivisa con altre persone.
Ai terzi deve essere inoltre impedito di eseguire qualsiasi azione che potrebbe mettere a rischio la sicurezza del proprio account e, in generale, non va trasferito il proprio account senza l’autorizzazione scritta di Facebook.
Facebook non può essere usato dai minori di 13 anni o da chi ha compiuto crimini sessuali.
E’ inoltre vietato pubblicare documenti di identità o informazioni finanziarie riservate e di taggare o inviare inviti tramite e-mail senza consenso a persone che non sono iscritte al social network.
Con queste premesse, violare la privacy o i diritti di proprietà intellettuale altrui può risultare molto facile.
Bisognerà prestare molta attenzione prima di pubblicare foto che non si è scattato direttamente o che ritraggano terzi che potrebbero avere qualcosa in contrario a vedere la loro immagine diffusa sul web a meno di non voler essere citati per danni.
Se non si presta attenzione, si può incorrere in altri reati come diffamazione, sostituzione di persona, offese alla religione dello Stato mediante vilipendio di o, ancora, alle offese alla religione dello Stato mediante vilipendio di cose.
Per i dipendenti pubblici che passano molto tempo sul social, potrebbero essere accusati di peculato.
Anche se la lista si potrebbe allungare, si capisce bene che, con questo strumento a disposizione, si debba prestare molta attenzione.
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