L’ IMMAGINARIO COLLETTIVO / ECCO COME I “RAGGI” DI VIRGINIA HANNO PRESO IL POSTO NEL CUORE DEGLI ITALIANI DELLE POSE DI MARIA ELENA BOSCHI

| 9 Luglio 2016 | 1 Comment

di Annibale Gagliani______

Virginia Raggi presenta la sua formazione di assessori tanto attesa, che dovrà caricarsi sulle spalle un macigno come pochi in giro per il globo: ripulire Roma. Sanare la culla della civiltà? E da cosa vi chiederete voi? No, dai, su, lasciatelo perdere Salvini, gli stranieri della capitale devono essere regolamentati e messi nelle migliori condizioni per contribuire alla comunità romana, non sono loro il bersaglio mobile.

Qui l’igiene sociale deve andare in atto nei confronti dei suburrini, dei furbettini e di tutti coloro che poppano al capezzolo clericale senza curarsi del contesto in cui albergano.

Compito estremamente complicato, ma non impossibile.

Intanto i Raggi di Virginia hanno già illuminato il cuore degli italiani: nell’immaginario estetico femminile la Sindaca si sta imponendo giorno dopo giorno come desiderio nascosto di buona parte dei maschietti tricolori. A chi apparteneva questo sedicente primato fino all’altro ieri? Indovinate un pò… niente popo di meno che a Lady Etruria Maria Elena Boschi.

Le forme morbide della Ministra toscana, adagiate su una pelle chiarissima, erano in pole position nelle fantasie collettive di chi segue la politica con sano ardore.

Occhietti cerulei, capelli biondini e sorriso angelico, che danno tanto la sensazione di “ragazza dalla banca accanto”. La somiglianza con la modella transalpina Laetitia Casta è davvero impressionante e anche per questo la renziana doc è stata definita la più bella parlamentare di sinistra degli ultimi trent’anni, infrangendo in un attimo le freddure berlusconiane sulle Bindi, Finocchiaro e Bonino.

Ma Virginia è la donna del futuro, i fatti sono stati eloquentissimi: ha rapito con sguardi umani da cinema latino tutti coloro che celavano delle riserve nei suoi confronti. L’atteggiamento gentile e pacato, il suo essere sul campo e non dietro a una scrivania, e lo stile sobrio senza fronzoli suscitano necessaria curiosità.

Capello liscio e curato, bruna e asciutta, ma dall’occhio profondamente intenso, appunto. Bellezza dal savoir faire spagnoleggiante, decisamente mediterraneo. La prima cittadina romanesca ha l’aspetto di una mamma indaffarata tra tremilacinquento cose, oppure di quelle donne in umile carriera che nelle nostre scuole, tribunali o altri edifici statali lasciano una scia che profuma di talco quando passano a lasciare scartoffie o caffè semifreddi.

Uno stile da middle woman, che detiene un valore aggiunto: lei buca lo schermo come poche, ma non in versione conservativa prorompente (come una giovane igienista dentale), ma con una mano di acqua e sapone a basso costo, però scintillante.

La sobrietà, la compostezza, in questa epoca dove l’eccesso è praticamente ordinario, diventa una nota di merito in grado di spostare gli equilibri. Grazie alla bruna pentastellata si ritorna a comunicare con lo sguardo, con la vibrazione delle labbra e non coi decoltè o sotto super minigonne di Prada.

Ormai il passaggio di consegne sembra totale: Raggi toglie lo scettro di donna più interessante d’Italia alla bischerina Boschi, e presto potrebbe afferrare anche quello di rappresentante politica con maggiore influenza nella scala di domino che si sta componendo sugli assetti governativi nazionali.

Non crediate che cotale articolo sia volgare, qui esprimiamo solo un diffuso ragionamento di gusto. Come disse il buon Denis Diderot “Quando si scrive delle donne bisogna intingere la penna nell’arcobaleno e asciugare la pagina con la polvere delle ali delle farfalle”.

Il sogno di un’Italia rosa è reale, e credo che bisogna alimentarlo con maggiore forza. Le donne, quelle capaci ovviamente, rappresentano il motore di una società pronta a cambiare per l’ennesima volta, magari quella giusta.

Ciao Virginia, Buona Fortuna per il tuo lavoro!

Category: Costume e società, Politica

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Comments (1)

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  1. Ciccio Scalinci ha detto:

    Su questo giornale, a proposito o sproposito non si perde occasione per dare stoccate a Salvini. Vedete che la fissazione è una brutta malattia. E se la Raggi a Roma facesse pulizia di tutto, compresi i Vu comprà, che invadono l’area antistante il Colosseo, infastidendo i visitatori, non sarebbe una cosa così terribile.

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