IL PUNTO SULLA DIFFERENZIATA A LECCE CITTA’
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. L’ ufficio – stampa dell’ assessorato all’ ambiente della Città di Lecce ci scrive______
Ormai i vecchi cassonetti verdi sono solo un ricordo anche per i residenti della zona di Piazza Mazzini. Rimossi gli ultimi 11 ora rimangono solo le campane per il vetro le quali seguiranno presto la stessa sorte.
Raddoppiate le unità di polizia municipale impiegate per controlli sulla differenziata in tutta Lecce e aumentati i turni di pattugliamento da parte degli ispettori ambientali dell’Assessorato all’Ambiente. I controlli del settore comunale competente non conoscono ormai tregua. Il fine rimane sempre quello di scongiurare comportamenti scorretti da parte dei cittadini incivili e vigilare sull’operato e la puntualità della ditta appaltatrice del servizio di igiene urbana.
“Da tempo sono in corso incontri di formazione e informazione con le utenze domestiche e con le attività commerciali per spiegare al meglio il corretto utilizzo delle attrezzature – fa sapere l’assessore Guido – a questo punto decidere di non fare la differenziata diventa sempre meno giustificabile e, di contro, sempre più rischioso. Se per l’abbandono si parla di multe salate e deferimento all’autorità giudiziaria penale in caso di aziende, e il rischio di essere pizzicati da parte dei titolari dei controlli in città è per tutti dietro l’angolo, per il furto delle pattumelle domestiche, invece, il reato è molto più semplice da scovare e contestare grazie alla tracciabilità del chip elettronico di cui sono dotate.
Sono ancora tante le sanzioni elevate negli ultimi giorni ai danni di coloro che hanno abbandonato i sacchetti a bordo strada o nelle campagne dell’hinterland e che sono stati rintracciati grazie al contenuto degli stessi sacchetti o le segnalazioni per furto ai danni di coloro che si sono appropriati indebitamente di attrezzature altrui, ma il risultato di oggi, rilevato durante il mio consueto sopralluogo, mi sembra abbastanza incoraggiante – continua Guido – Questa mattina, infatti, tutta l’area di Piazza Mazzini, zona hot in questo periodo per via dello start del servizio, risultava decorosa e pulita.
Da tempo ho deciso di affiancare spesso il personale nei pattugliamenti di controllo, questo per cercare di capire bene anche la logica che spinge taluni residenti a continuare nel loro disinteresse nei contorni del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti.
È di dominio pubblico, ormai, il fatto che la maggior parte di coloro che abbandonano la spazzatura per strada lo fa perché in realtà è semplicemente un evasore e non ha ritirato il kit domestico per evitare di censirsi e di dover pagare la tassa sui rifiuti.
Ma ciò che è emerso e che ho potuto constatare personalmente durante i miei numerosi ultimi pattugliamenti è che sono tanti anche i leccesi che, pur essendo in perfetta regola con il pagamento della TARI, non hanno comunque deciso di usufruire del nuovo servizio. Bell’esempio che danno ai loro figli! Complimenti.
I controlli – conclude Guido – questo sia chiaro una volta per sempre, non hanno per oggetto solamente il comportamento dei cittadini e la qualità della differenziazione conferita. ma anche l’operato della ditta appaltatrice.
Tutti gli operatori di Monteco e il loro calendario con gli orari di esecuzione dei servizi sono monitorati costantemente da vigili, ispettori e funzionari dell’assessorato, anche attraverso le segnalazioni che giungono al nostro front office telefonico. Questo perché sono convinto che la sfida la si può vincere solo se ognuno svolge correttamente il suo ruolo: uffici del comune, operatori della ditta e cittadini. Se poi anche l’ente Regione si dimostrasse più capace, potremmo anche cominciare a ridiscutere proficuamente la questione dell’aumento dei costi ai danni dei contribuenti”.
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