MANIFESTO CHOC, I GENITORI TARANTINI CONTRO IL MOSTRO CHE CONTINUA AD UCCIDERE I LORO FIGLI
(Rdl)______Un nuovo manifesto choc, per tenere viva l’ attenzione su di un dramma, quello del mostro dell’ Ilva, che continua ad avvelenare e ad uccidere, che non trova soluzione, fatto affiggere su via del Porto mercantile, proprio alla fine della discesa che dal quartiere Tamburi porta verso il centro di Taranto. Questa volta, l’ associazione ‘Genitori tarantini’ mette in evidenza alcuni dati dello studio S.E.N.T.I.E.R.I., con riferimento a periodi antecedenti i dieci decreti legge che hanno contribuito e contribuiranno per molti decenni ancora ad aumentare le già insopportabili percentuali che pesano su Taranto e sui suoi cittadini. Come monito, sono state usate le parole che il Giudice Patrizia Todisco pronunciò all’atto della richiesta di sequestro dell’impianto assassino.
L’immagine di un uomo che conduce il proprio figlio verso l’industria inquinante è forte, quasi indigeribile, con quella malevola sensazione che ci fa pensare ad un padre che dice “Guarda, tutto questo un giorno sarà nei tuoi polmoni”.
Quando gli abitanti del quartiere Tamburi diretti al centro della città si troveranno davanti a questo manifesto, potrà insinuarsi nella loro mente una semplice domanda: “Ma se i polmoni servono per vivere, perché a Taranto ci devono servire per morire?”
Una semplice domanda che i Genitori tarantini girano alle autorità regionali, provinciali e comunali preposte alla salute e alla vita dei cittadini sperando in una esauriente risposta.
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