FINISCE IN CARCERE IL PRETE INDAGATO A BRINDISI PER PEDOFILIA: AVREBBE RIPETUTAMENTE ABUSATO DI UN BAMBINO NELLA CHIESA DI CUI ERA PARROCO
(e.l.)_______«Mi obbligava a fare atti sessuali, succedeva anche in sacrestia, qualche volta mi ha dato spintoni e mi ha minacciato dicendo che se avessi parlato avrebbe fatto licenziare mio padre o fatto vendere la casa».
Così aveva detto al giudice, quello che all’ epoca dei fatti, dal 2007, al 2009, aveva solo nove anni, lo scorso febbraio, durante l’ incidente ‘probatorio’ dell’ inchiesta che andava avanti dal luglio 2015, scaturita dalla denuncia di un pediatra, al quale il minorenne aveva successivamente raccontato di aver subito abusi, riferendo numerosi dettagli espliciti.
Difeso dall’ avvocato Giancarlo Camassa, assistito finanche dalla criminologa Roberta Bruzzone, il sacerdote, indagato a piede libero, nel frattempo dimissionario da parroco della chiesa di San Giustino de Jacobis, nel quartiere Bozzano, continuava a negare tutto.
Questa mattina la svolta. Francesco Caramia, 42 anni, di Mesagne, sacerdote, è stato arrestato e condotto in carcere, con l’accusa di atti sessuali continuati e pluriaggravati su un bambino.
La custodia cautelare è stato richiesta dal pubblico ministero Milto Stefano De Nozza e disposta dal gip Maurizio Saso.
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