DIARIO DI EURO 2016 / L’UNICA “BOMBA” A PARIGI È QUELLA DI DIMITRI PAYET
di Annibale Gagliani ______
Allo Stade de France lievita l’attesa festa europea: non inaugura l’udito sportivo la Carmen di Georges Bizet, ma un altro figlio bleu della musica appassionante: David Guetta.
Che strano questo campionato calcistico continentale, si vive sul brivido costante di un fuoco nero che può divampare da un momento all’altro. Poi come se non bastasse, le vie fiorenti di Parigi abbracciano una contestazione sessantottina che fa tremare le ginocchia al Palazzo transalpino.
Ma poi ieri sera è cominciata la festa come vi ho detto, e le coreografie di arte contemporanea hanno conquistato la scena. Quando è arrivato l’urlo illuminista della Marsigliase, si è capito subito come i ventitré di Didier Deschamps siano obbligati a sbaragliare la concorrenza. Michel Platini nel 1984 e Zidane nel 1998 hanno evocato orgasmi popolari proprio tra Saint Denis e il Velodrome, perciò la legge anti-De Cubertiniana richiede ai players francesi il “non c’è due senza tre”.
I padroni di casa superaro al rettilineo finale una scorbutica Romania: prima tempo da noia spaziale, nella seconda frazione grazie alla cantonata di Tatarusanu prima (per la capocciata di Giroud) e quella inspiegabile di Evra (con un rigore procurato e realizzato da Stancu), assistiamo a un combattuto 1-1.
Ma il talento francesino Dimitri Payet non era d’accordo e all’ottantanovesimo scaraventa da fuori aria un sinistro di rara bellezza all’incrocio della porta rumena: 2-1, e tanti saluti all’enorme pressione sui giovani bleus. La Francia è strafavorita, ma ha dei punti deboli paurosi. La perdita di una coppia centrale già campione d’Europa come Varane e Mathieu, lascia posto a due difensori non proprio eccelsi: Koscielny e Ramy. Senza contare un Pogba che in cabina di regia non si sente proprio a suo a agio e rischia di essere troppo lontano dalla porta per tirare fuori dal suo cilindro conigli luccicanti. Di sicuro dopo stasera a Conte è uscito fuori un mezzo sorriso: il livello della manifestazione è comunque alto, ma mica insormontabile.
Perciò l’unica vera “bomba” della serata è quella di Payet e non l’altra tanto decantata da alcuni siti eurocentrici, che affamati di visualizzazioni venderebbero anche la mamma per averle.
Un’attività da sciacalli andata in onda verso le diciotto, quando sono apparse on line diverse notizie di evacuazione dello stadio teatro di Francia-Romania per un allarme bomba. A parte che l’impianto era vuoto visto che i cancelli aprivano alle 19, poi una vicenda tanto forte avrebbe creato uno scompiglio inimmaginabile. Invulnerabile Dio del calcio, abbi pietà di loro!
Buon Euro 2016 cari lettori di Leccecronaca.it, noi vi racconteremo la kermesse con un Diario giornaliero, dove si armonizzeranno curiosità gustose e interessanti tecnicismi.
Per adesso “la vie est rose”, anche se noi ci auguriamo da buoni passionali che diventi ben presto azzurra.
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