DIARIO DEL GIORNO PRIMA / IL TAM TAM DI ANNIBALE
ITALIA______
ITALIA______
PALERMO – Dopo l’annuncio del colpo al traffico internazionale di migranti oggi è arrivato il giorno dell’imbarazzo. Viene infatti interrogato in queste ore nel carcere romano di Rebibbia, l’eritreo arrestato il 24 maggio in Sudan ed estradato due giorni fa in Italia con l’accusa di essere il boss della tratta di migranti Mered Yehdego Medhane, 35 anni. Secondo alcuni parenti, la sorella e amici eritrei, l’uomo sceso dall’aereo di Stato all’aeroporto di Roma non sarebbe il trafficante di uomini dal giro d’affari milionario. Secondo i testimoni l’arrestato sarebbe Mered Tesfamariam, ha 28 anni e non c’entrerebbe nulla con il traffico di esseri umani. Sono convinti, insomma, che ci sia stato uno scambio di identità. Dalla Procura di Palermo, da ieri, sono partiti una serie di accertamenti per fare luce su questo giallo. “Stiamo facendo accertamenti su questa storia davvero strana”, si è limitato a dire il Procuratore capo Francesco Lo Voi. Anche il Guardasigilli, Andrea Orlando ha annunciato che “l’autorità giudiziaria sta facendo tutte le verifiche del caso”. Anche se i malumori non mancano.
MONDO______
SIRTE (LIBIA) – Pensiamo che Sirte sarà liberata entro giorni, non entro settimane”. Lo ha detto un portavoce dell’esercito libico a Misurata, Mohamed al-Gasri, spiegando che i combattimenti sono in corso a Sirte fra lo Stato islamico e forze leali al governo di unità libico, le cui brigate sono composte principalmente da combattenti della città occidentale di Misurata. “I cecchini di Daesh sono una preoccupazione per noi perché sparano da lunga distanza e questo ci ha ostacolati nella battaglia all’interno della città”, ha aggiunto il portavoce, secondo il quale comunque l’Isis è stato cacciato da diversi punti strategici alle porte della città, compresa una base aerea, vari accampamenti militari e una rotonda dove i terroristi impiccavano i corpi dei nemici già uccisi. L’esercito fedele al premier Fayez Serraj ha preso il controllo degli accessi marittimi di Sirte, impedendo ai jihadisti di fuggire via mare di fronte all’offensiva delle forze del governo di unità nazionale riconosciuto a livello internazionale.
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