Vada pure… / I NONNI, IL VERO SOSTEGNO, LA NOSTRA INESTIMABILE RICCHEZZA
di Elena Vada______
Stanno chiudendo le scuole di tutti i gradi.
Nei giardini, il vociare dei piccoli, aumenta, giorno dopo giorno. Le panchine sono piene, soprattutto di anziani. Le altalene dondolano, volano i palloni, tricicli e biciclette sfrecciano.
Sotto gli Skate, rischi di ammazzarti. Il chiosco dei gelati ha riaperto i battenti e non bastano, due persone a servire tutte le golosità, tanto desiderate dai bimbi, che si accalcano a chiedere: ghiaccioli, patatine, ovetti, pop-corn, gomme , qualche giochino…
Mi siedo sulla panchina accanto ad una delle tante nonnine…
– ”Qual è il suo bambino?”
– “Quello che si sta buttando giù dallo scivolo con la pancia di sotto….Oh Maronna, scienn abbasc che te fai male! Possibile che non puoi fare le cose come gli altri??? Tu siiii nu fetente!”.
La povera nonna lo strattona un po’, ma poi, via libera di nuovo.
-“Deve essere una bella fatica?!?!”- le dico, per scambiare due parole. –
“E si, lo vado a prendere a scuola, lo faccio pranzare (e sapesse quanti capricci, che mia nuora gli dà solo surgelati, panatine, svizzerine, e fetenzerie simili..Lavora e non tiene il tempo per far da mangiare come si deve! Poi facciamo il sonnellino. A quest’ora, scendiamo ai giardini che così, trova gli amichetti e si sfoga…Ma è un bambino terribile…Kenny, scienn dall’alloc che è pericoloso! Te vuò scassà a capa?!?”
-”Kenny, che bel nome ! Certo sua nuora e anche suo figlio, sono molto fortunati ad avere Lei che accudisce il piccolo, fino a che ora del pomeriggio?”.
– ”Non se pò sapè: la madre, na volta deve andare dal parrucchiere, na volta deve farsi le unghie, na volta addà fa ginnastica, na volta deve fare la spesa…E na volta va a prendere la grande, la sorellina ha sette anni, a danza…Insomma, ci siamo capite…Anche la cena la preparo io…Pure per lei e mio figlio.”
-”Chissà come le sono riconoscenti per tutto quello che fa!?!”
– “Ma quando mai!!!! e mi sgrida pure perché parlo in dialetto ai bambini, perché non gli ha dato i scuornflakes“.
I nonni sono una grande ricchezza per il nostro paese, ma non ce ne rendiamo conto, ci sembra, tutto dovuto e basta.
Il loro lavoro è preziosissimo e, non voglio conteggiarlo economicamente, sarebbe meschino (il valore, comunque, è cospicuo!).
Ma quello che, in realtà, vale come l’oro, nel rapporto coi nipoti, sono: l’attenzione, nella vigilanza per strada e ai giardini.
La cura, la pazienza nell’intrattenerli alla vecchia maniera (senza televisione): una favola, una filastrocca e una canzone dolce, antica, strana…Che non risentirai mai più.
La tenerezza, di una carezza, un bacio. Il semaforo rosso e verde, tenersi per manina e salutare sempre.
L’educazione che danno i nonni, è assai diversa da quella dei genitori che è categorica e basilare. Il loro è, l’insegnamento della gentilezza, del rispetto dei superiori, dell’attenzione al bisognoso, dell’amore per papà, mamma e tutti, nella preghierina la sera.
Vi ricordate?
-”Come si dice? Grazie, Prego, Buon Giorno, Arrivederci…Mi scusi. Laviamoci subito le manine. Buona notte…”.
Grazie nonni d’essere ancora così, con la pazienza di giocare a scopa, a scacchi, ai soldatini di piombo, a biliardino, a monopoli. Grazie.
Dei nonni, non si accorge nessuno, mentre sono importanti, indispensabili e quando finiscono di esserlo, e allora che si capisce la mancanza da sopperire e forse, il vuoto da colmare.
Migliaia di nonni e nonne italiane, sono soli, a volte trascurati e indigenti, per insensibilità, indifferenza o, semplicemente per la vita frenetica che conduciamo. Essi restano, per noi, un sostegno, una ricchezza inestimabile.
Rappresentano una fascia importante della nostra società, della nostra memoria popolare.
Andiamo a trovarli tutti!
Andiamo da loro, ad imparare le cose che il 2 giugno qualcuno dagli spalti, dai microfoni, ci avrebbe voluto e dovuto spiegare.
Oggi, nonno Umberto e nonna Pina, a tavola, ci hanno narrato cose viste e vissute dal vero, che non avremmo voluto sentire, e noi figli con i nipoti (lacrime agli occhi) abbiamo commentato, commemorato e ricordato tristemente, la verità.
Ancora, grazie ai nonni,di tutta Italia e in “Bocca al Lupo” per la stagione estiva che sta iniziando, con i marmocchi in vacanza. Tenete duro, che sia mare, montagna o giardinetti sotto casa!.
Category: Costume e società, Cronaca
giustissimo. Tanta fatica, grazie Elena di questo riconoscimento. Ti seguo sempre, da quando pubblichi questi articoli azzeccati e pure divertenti. Aspetto con ansia la domenica, e anche gli altri giorni per leggerti. cordiali saluti
Mi hai commosso tanto e ho anche sorriso… Ho rivissuto i giorni della mia infanzia, risento nelle orecchie la voce di mia nonna che alla sera mi invitava alla preghierina. Grazie Elena!
Mi piace tanto il tuo modo di scrivere. Emozioni e sentimenti di un’altra epoca .. Grazie
OGNI Tuo articolo è un toccante momento di vita. ognuno di noi rivede.
forza Elena