CADE IL SIPARIO: LA PISCINA DI TREPUZZI MOSTRA IL SUO VERO VOLTO. DI CHI E’ LA COLPA?
(Rdl)_________Stamattina, 1 giugno 2016, il pesante cancello della piscina comunale Swimming Pool di Trepuzzi è stato riaperto non per accogliere gli sportivi, ma un gruppo di cittadini capeggiati dalla senatrice della Repubblica Italiana Daniela Donno, la quale il 19 maggio scorso aveva fatto richiesta al sindaco uscente, Oronzo Valzano di poter prendere visione personalmente delle condizioni in cui versa la struttura comunale.
Ad attendere l’architetto e l’impiegato comunale, abbiamo trovato il candidato sindaco per il M5S Massimo Scarpa, la senatrice della Repubblica Daniela Donno, ma anche il candidato sindaco per la lista On-Accendi Trepuzzi, Antonio Miglietta seguito da videocamera. Nessuna presenza dalla lista PD Solidarietà Lavoro e Democrazia: né il candidato sindaco Giuseppe Maria Taurino, né alcun consigliere candidato della lista PD sono intervenuti.
Ad attendere fuori un nutrito gruppo di cittadini: ciascuno di loro voleva capire qual è la situazione reale all’interno della piscina e soprattutto se c’è possibilità di rivederla un giorno attiva e frequentata.
All’uscita dei supervisori abbiamo chiesto alla senatrice Daniela Donno quali fossero le sue prime impressioni: «La situazione all’interno è davvero allucinante, abbiamo visitato quasi tutti gli ambienti della struttura. Ci siamo trovati dinanzi ad uno scempio incredibile». La senatrice continua: «Abbiamo trovato anche una vaschetta di sapone riversa per terra ed il pavimento risultava al tatto ancora bagnato: quindi, sebbene qui ancora qualcuno continua a dire che non entra più nessuno, che le porte sono murate, questa vaschetta di sapone a distanza di tanto tempo si sarebbe dovuta asciugare soprattutto perché i locali sono chiusi, e l’abbiamo constatato. Quindi o qualcuno è entrato di recente, oppure… non saprei cosa dire. Si rimane senza parole».
«Abbiamo trovato lungo il corridoio che congiunge gli ambienti, tutto divelto. Sicuramente con un martello pneumatico son passati ed hanno scavato le tracce proprio sul solco dove passano i tubi di rame che sono stati asportati completamente». La situazione che ci viene presentata è davvero molto grave.
Se tutto il rame utilizzato per la costruzione della piscina è stato rubato, la vasca della piscina risulta intatta, così come la sauna in legno, così come i vetri. «Non c’è un vetro rotto!» ribadisce la senatrice Donno. Se dei vandali fossero entrati, non avrebbero cercato di buttare giù tutto, prima di ogni cosa le vetrate, i sanitari, producendo una distruzione indiscriminata? Come mai le tracce di un martello pneumatico hanno lavorato in maniera capillare intorno alle tubazioni del rame?
La senatrice Daniela Donno incalza: «Noi non ci fermiamo qui, perché adesso vogliamo sapere come mai ad un povero cittadino che non paga la fattura dell’energia elettrica viene staccato il contatore. Il comune non ha pagato per un certo periodo di tempo le bollette ed è rimasto in mora. Come mai? Come mai il comune non ha cessato l’utenza dell’energia elettrica ad ogni passaggio di gestione? Come mai il comune, rivelazione di questa mattina, ha lanciato un bando per riparare la struttura. Vedremo poi gli sviluppi. Certo noi staremo sull’amministrazione col fiato sul collo».
Ci rivolgiamo quindi al candidato sindaco Massimo Scarpa: «Finalmente siete riusciti ad accedere a questa piscina, dopo forse 3 anni di richieste: quali sono le sue impressioni e cosa ha pensato quando è entrato?»
«Le mie impressioni potrebbero essere poco obiettive» risponde «dato che fino a marzo 2012 venivo qui a nuotare».
Il candidato sindaco massimo Scarpa continua: «Di fatto abbiamo sempre detto che quello della piscina era un po’ l’emblema di Trepuzzi e come tale doveva essere visto per poter parlare non solo di piscina e quindi di sport ma anche di sociale, perché ovviamente i punti in cui le persone si aggregano sono assolutamente importanti, e questi punti a Trepuzzi mancano».
Ma la piscina non è solo sport e socialità, infatti il candidato massimo Scarpa continua: «Fondamentale è il lavoro. Qui c’erano persone che conosco personalmente, che hanno lavorato qui e si sono visti precludere la possibilità di lavorare ed alcuni hanno perso delle mensilità. Quando si parla di piscina si parla anche di sostenibilità ambientale e di inquinamento».
Nel comunicato stampa pubblicato da On-Accendi Trepuzzi, il candidato sindaco Antonio Miglietta: «Poco da dire e un grandissimo sconforto misto a rabbia per l’evidente corresponsabilità dell’amministrazione uscente in questo disastro senza pari».
La piscina è venuta a galla quindi, ma il quadro che emerge è infernale. Un disastro annunciato da tempo, ed ora tangibile per tutti.
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