CINEMA, AMORE E MORTE DEL TORO BIANCO, UNA TESTIMONIANZA DI LIBERTA’ (E UNO SPUNTO DI RIFLESSIONE POSTUMO)
(g.p.)______Fuggiva dalla morte certa, il suo destino segnato, del sacrificio, sul’ altare del consumismo senza ritegno. L’ ha trovata, colpito dai proiettili delle pistole della polizia. Ma almeno ha vissuto le ultime ore della sua vita in libertà, quella che gli era stata negata, e che avrebbe dovuto essere il suo vero, giusto destino.
‘Stamattina, verso le 11, un toro, bianco, è scappato dal mattatoio di Lecce, nella zona industriale, dopo aver sfondato il cancello della struttura.
Inutili tutti i tentativi fatti dal personale prima, e dalle forze dell’ ordine, poi, intervenute per cercare di fermarlo.
Il toro non si è fatto prendere, anzi, si è goduta tutta quanta la sua fuga. Troppo bello il sapore della libertà, in quelle strade larghe, verso i campi, verso i profumi, l’ erba, la primavera, l’ estate.
Poi, si è diretto verso gli studi di una televisione privata locale.
Il toro voleva entrare per dare una testimonianza dal vivo e in diretta sulle terribili condizioni dei nostri mattatoi, una vera e propria vergogna civile, di cui continuiamo a far finta di nulla, come delle pessime condizioni in cui vengono tenuti gli animali destinati a soddisfare i nostri appetiti, tutti contenti di mangiare bistecche e polpette.
Là vicino si sono spaventati tutti, là dentro invece erano semplicemente terrorizzati. Si sono barricati dentro e hanno assistito al bruttissimo finale del film. Eppure lui voleva solamente rilasciare una dichiarazione. Stava chiedendo un’ intervista, tutto qui…Ma i poliziotti gli hanno sparato, ed è morto così, crivellato dai proiettili, dopo la sua fuga di rabbia e di vendetta, questa suprema testimonianza di libertà.
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