CONSALES VOLEVA FARNE ‘UNA SPIAGGIA DA SOGNO’, MA IL COMMISSARIO HA MESSO IL DIVIETO DI BALNEAZIONE. OGGI LA FINANZA E’ ANDATA A PERQUISIRE IL COMUNE. A DIECI GIORNI DAL VOTO, UNA NUOVA INCHIESTA SCUOTE BRINDISI. QUATTRO INDAGATI, UNO E’ UN EX ASSESSORE DEL PD, ORA CANDIDATO CON UN’ ALTRA LISTA
(g.a.)______A dieci giorni dal voto amministrativo, che, lo ricordiamo, si terrà in seguito alle vicende giudiziarie che costrinsero lo scorso febbraio alle dimissioni il sindaco Mimmo Consales, del Pd, di nuovo l’ ex amministrazione comunale brindisina finisce sotto inchiesta.
Questa mattina agenti della guardia di Finanza hanno perquisito tre diverse sedi del Comune, cercando documenti e altri atti che riguardano un’ inchiesta aperta per una vicenda diversa da quella dell’ aggiudicazione del servizio raccolta rifiuti, che portò allo scioglimento del consiglio comunale e che riguarda, invece, la riqualificazione di ‘Cala Materdomini’, l’ ex spiaggia della Marina Militare, un progetto che si trascina da due anni, con un milione e trecentomila euro spesi per ora per nulla, anzi, nell’ assurdo che pochi giorni fa il commissario prefettizio Cesare Castelli ha messo il divieto di balneazione all’ intera zona (nella foto).
Quattro persone risultano le destinatarie di un avviso di garanzia e contestuale decreto di perquisizione, per ‘ turbata libertà nella scelta del contraente’ e ‘falso ideologico’.
Sono Pasquale Luperti, detto Lino (nella foto), ex assessore all’ urbanistica, del Pd, e adesso candidato con una lista denominata ‘Impegno sociale’ a sostegno della candidata a sindaco del Cor Angela Carluccio; nella coalizione dei moderati, e tre tecnici comunali, gli architetti Fabio Lacinio, Teodoro Indini e Luigi Dell’Atti.
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