CAFE’ BAROCCO DI LECCECRONACA.IT / IL POP “TOTALE” DEGLI AULA 39 FA ESPLODERE IL WEB TRA UK E SALENTO
di Annibale Gagliani______
Non sempre i giudici folcloristici di X Factor e la giostra elettrochoc di Amici hanno ragione. A volte si può sbagliare e in maniera fragorosa per giunta. Segnatevi questo nome: Aula 39. No ragazzi, non vi sto mandando a quel paese a ritirare un pacco a sorpresa, anzi, vi offro come di consueto il nostro più eccitante Cafè Barocco.
All’interno delle misteriose lettere si sedimenta un sodalizio musicale dal sound dissetante e attraente: quattro diavoli angelici dal talento purissimo, che furono sfiorati dal talent targato Sky più di un anno fa e hanno assaporato i piccoli piaceri della scuola artistica di Canale 5 in questa annata. Agostino Acquaviva, Manuel Botrugno, Giovanni Seidita e Luca Tosoni rappresentano qualcosa di irrintracciabile nel dilaniato panorama cantautorale italico.
Vi narro di un Pop a quattro voci dalla notevole qualità espressiva, e non perché gli alfieri della band abbiano la faccia pulita e mezzo milione di cuori da infrangere, ma per la parsimonia di aver rimodernato con classe il genere. Io lo chiamerei Total Pop! Le quattro ugole dall’immacolato spessore si servono nel loro art project di una serie di armi vibranti: i colori inafferrabili del piano forte; i sentimenti graffianti di una electric guitar; le suggestioni al miele di una acoustic guitar; il sorprendente sussulto di un ukulele; oggetti insospettabili che si trasformano in veicoli di armonia folle.
Mescolate abilmente l’adrenalina emanata dagli strumenti appena citati a un vortice di voci che si alterna perfettamente: potrete carpire come dal mero sound di studio si può sbarcare in una landa live dove l’alchimia delle anime diventa l’unico denominatore. Scrivono delle loro passioni e del mondo che gli volteggia intorno. Uniscono frammenti di emozioni cantandole con la potenza di una gioventù che impugna il proprio sogno. E poi che ve lo dico a fare, c’è tanto Salento in questo gruppo dall’accento siculo e altresì veronese, che sta facendo impazzire letteralmente il web in questi giorni di finta primavera. In realtà è da diversi anni che fanno tremare i social con i loro pezzi dalle venature british (precisamente irlandesi), ma dall’impeto latino, proponendo inediti (o rivisitazioni) in lingua italiana e inglese che rappresentano il manifesto del teenager europeo contemporaneo.
Una cover di “Him for the weekend” dei superbi Coldplay e della giunonica Beyoncé ha fatto stropicciare gli occhi a oltre un milione e centomila ascoltatori. Numeri pazzeschi per una jeune band cresciuta a pasticciotti e mazzate sui tamburelli sciroccati.
Gli Aula 39 si sono esibiti con l’ausilio di semplici bottiglie tramutate in flauti orientali per l’occasione: la melodia strumentale era intervallata da un canto a cappella sincronico e naturale, che ha impressionato attraverso la forza della sua semplicità. Friends and enemies di Leccecronaca.it, finti critici musicali e veri ascoltatori di castronerie, se in macchina mettete play a “Spirits” dei The Strumbellas o a “Renegade” degli Ambassadors, sappiate che a due passi da casa vostra si muove un quartetto arioso, fantasioso e dallo sguardo europeo che non fa rimpiangere il Pop vero, quello da bere. Cercate il loro canale su You Tube, scaricate la nuovissima App che hanno brevettato e fondamentalmente sosteneteli con affetto caloroso. Rappresentato il meglio che il sud artistico ha saputo partorire dai suoi viali poetici negli ultimissimi anni. Di certo sono figli di note leggere e vivide con un futuro nelle mani che può solo ardere. Al centro del cuore di quest’Aula 39 vi è un Pop Totale tutto da scoprire: una vibrazione straripante di Salento, Sicilia e Arena di Verona, da sostenere sull’orecchio e da far riposare sotto la pelle.
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