CAVALLINO: IL PD E FORZA ITALIA ESPRIMONO SOLIDARIETA’ ALLA CANDIDATA DELLA LORO LISTA – ‘Peccato che quando in questo comune le intimidazioni avvenivano a colpi di pistola le forze politiche erano latitanti’
di Valerio Melcore______Forza Italia ed il Partito Democratico, che a Cavallino hanno dato vita alla lista” Futuro e Democrazia”, esprimono solidarietà alla loro candidata al consiglio comunale Manuela Sparapano che ieri sera dopo la fine del comizio, veniva aggredita da un avversario politico.
Mentre la signora si intratteneva a chiacchierare con un gruppo di persone esprimendo un giudizio negativo sull’amministrazione, a causa della mancanza di strutture sportive nel paese, interveniva il geometra comunale Palermo, che prendeva le difese del figlio, l’ Assessore allo Sport.
I toni si sono alzati, il marito si è avvicinato per prendere le difese della moglie, ma è stato colpito al viso con uno schiaffo. Non è ancora chiaro se dallo stesso geometra o da persona che lo accompagnava. Le versioni sono discordi, saranno le forze di polizia che hanno raccolto la denuncia della Sparapano a ricostruire l’accaduto.
Ma andiamo per ordine.
Anche nel Comune di Cavallino il 5 giugno si terranno le elezioni amministrative. Tre le liste in campo, quella del sempreverde Gaetano Gorgoni, che capeggia l’omonima lista e che stavolta candida a sindaco il nipote l’avvocato Bruno Ciccarese, la lista di “Futuro e Democrazia” che candida l’avvocato Carla Rugge, già vicesindaco di Gorgoni, ed infine l’ingegnere Giampaolo Falco che corre per il Movimento 5 Stelle.
La campagna elettorale di quest’anno non è minimamente paragonabile a quelle di qualche anno fa, quando le critiche all’amministrazione cavallinese non si limitavano a far notare la mancanza di strutture adeguate per i giovani, ed erano decine le persone che finivano in tribunale, denunciate per diffamazione.
Quella attuale, sino a ieri sera, è stata una campagna alla camomilla, anche perché al netto dei 5 Stelle che è una storia a parte, le due liste che si contendono la guida del Comune, hanno storie, provenienze politiche o se preferite, comportamenti politici e modus operandi, molto simili.
E non è un caso che questa brutta storia abbia interessato una new entry, una signora che ha ragione da vendere quando dice che a Cavallino mancano strutture sportive.
Peccato però, che la sua candidatura sia in appoggio ad una persona, che dopo essere stata eletta tradì il suo schieramento e passò armi e bagagli con gli avversari, successivamente, per dieci anni, ha fatto parte della squadra di Gorgoni-Lombardi;
per non parlare dei tanti candidati della stessa lista, che hanno rivestito ruoli istituzionali nelle passate amministrazioni sempre al seguito del ras locale.
Insomma fra tutti costoro che oggi si scoprono avversari di Gorgoni, ci sono anche coloro che non si sono tirati indietro neanche quando il capo chiedeva loro di denunciare gli avversari politici, e sulle querele dopo la firma di Gorgoni si poteva leggere la loro.
Considerato che in campo non ci sono due modi di intendere la politica o il modo di amministrare la cosa pubblica, ma che si tratta semplicemente di una corsa alle poltrone, non si giustificano toni alti, anche perché siamo convinti che finita la campagna elettorale saranno tutti dalla stessa parte. Dalla parte del vincitore.
Infine un ultima considerazione, apprendiamo che otre ai responsabili di Forza Italia e del Partito Democratico, hanno espresso la loro solidarietà alla candidata Sparanò e al candidato sindaco Carla Rugge, il Senatore Ruggeri ed il Senatore Stefano, stigmatizzando il grave atto intimidatorio.
E bene hanno fatto, peccato però che queste forze politiche e questi personaggi, quando a Cavallino, erano ben altre le intimidazioni, fatte di ceffoni e di spintoni ad ogni comizio, fatte di colpi esplosi all’indirizzo di imprenditori, di studi professionali dati alle fiamme, fatte di denunce da parte degli amministratori nei confronti di semplici cittadini, ricordiamo gli amici Antonio Capone, Marco Marzo e tanti altri, o quando le denunce o le minacce di denunce riguardavano consiglieri comunali di opposizione come Lorenzo Capone, ma anche lo stesso Flavio Giannone che in qualche caso fu minacciato di essere querelato per diffamazione.
Per non parlare del sottoscritto che da Presidente del Circolo Il Cavaliere prima, e da Capogruppo dell’opposizione in Consiglio comunale poi, ha subito da parte dell’amministrazione Gorgoni – Lombardi – Rugge, quattro processi, due denunce penali per diffamazione, e due richieste risarcitorie in sede civile.
La prima per 516.000 euro la seconda per 150.oo euro, richieste, anche queste finite in un nulla di fatto, l’ultima delle quali è stata archiviata dal Giudice lo scorso anno.
Ma quelli erano altri tempi, erano i tempi in cui Forza Italia e il PD, anche allora avevano lo stesso candidato solo che non lo sostenevano alla luce del sole, e non si chiamava Carla Rugge, si chiamava Gaetano Gorgoni, la discarica non era ancora piena e l’ipermercato si chiamava ancora Carrefour.
Category: Costume e società
Esprimo la più viva solidarietà e vicinanza alla candidata Manuela
Sparapano, aggredita a Cavallino nel corso di un comizio.
La violenza,
fisica o verbale, non è in alcun modo giustificabile e andrebbe tenuta
al di fuori della contesa Politica così come dai rapporti umani. Le
campagne elettorali si facciano sui contenuti e con i toni propri di
un civile confronto dialettico.
Diversamente, si opera una
inaccettabile privazione della libertà personale, tanto più
condannabile quando colpisce le donne, delle quali si auspica da
sempre l’impegno nella cosa pubblica.
Tutti i componenti della “LISTA GORGONI” esprimono piena solidarietà e vicinanza all’Assessore Tony Palermo per il deplorevole episodio che ha visto coinvolto il padre, incolpevole destinatario di ingiuriose e calunniose affermazioni, capaci di colpire i valori sacri della famiglia, e che gli sono state rivolte prima dalla candidata sindaco, Carla Rugge, e successivamente dalla candidata Consigliera Manuela Sparapano della lista “Futuro e Democrazia”.
Un triste episodio, avvenuto alla presenza di più persone, che ha visto consumarsi una vera e propria vile aggressione in danno del padre di Tony Palermo, il quale ha ricevuto financo un calcio dal marito della Sig.ra Sparapano, e che, soprattutto, costituisce solo l’ultimo atto di una lunga serie di ingiurie ed offese, nonché di attacchi personali rivolti, in varie circostanze, non solo allo stesso Palermo e alla sua famiglia, ma anche agli altri candidati della “LISTA GORGONI”.
Attacchi e offese incomprensibili anche a tutti i cittadini spettatori dell’indecoroso e squallido teatrino offerto in più occasioni dalla lista “Futuro e Democrazia”, che sono utili, però, a far emergere in tutta evidenza l’insussistenza di qualsivoglia proposta politica e la disperazione di chi, pur consapevole dell’ineluttabile bocciatura elettorale, le tenta proprio tutte al fine di poter quantomeno rappresentare l’opposizione in Consiglio comunale.
Quanto accaduto va stigmatizzato e condannato, e rappresenta la conseguenza di una campagna elettorale che non è stata improntata da parte di “Futuro e Democrazia” sui contenuti programmatici e su un civile e democratico confronto, ma condotta strumentalmente su livelli inaccettabili per il buon senso e per la dignità dei cittadini elettori.
La “LISTA GORGONI”, nel ribadire comunque la propria condanna ad ogni forma di violenza, soprattutto se consumata nei confronti delle donne, osserva come l’episodio sia stato montato ad arte e travisato per biechi interessi di propaganda elettorale. Ciò non fa onore a chi l’ha perpetrato e agli altri candidati della lista di “Futuro e Democrazia”, rimasti involontariamente coinvolti. Un episodio senza precedenti per la nostra cittadina e indegno per l’alto livello sociale e culturale che la stessa ha saputo conseguire negli ultimi anni grazie all’impegno di tutti.
Dopo i noti incidenti avvenuti nei giorni scorsi ed appresi attraverso gli organi di informazione, gli attivisti ed i candidati portavoce del Movimento Cinque Stelle di Cavallino e Castromediano ribadiscono con forza la propria condanna ad ogni forma di violenza, sia verbale che fisica, e sono certi che la giustizia farà il suo corso.
Il M5S è una forza nata anche per incanalare sui binari pacifici dell’impegno civico forme di violenza scaturite dalla rabbia dei cittadini per il crescente disagio sociale e, pertanto, non può che esprimere sdegno verso qualsivoglia atto di prevaricazione, soprattutto se compiuto in contesti dove il malessere collettivo è sotto gli occhi di tutti, tutti i giorni e non solo in periodo elettorale; la gente è stanca e, più che sentir parlare di soprusi – dopo averne subiti tanti –, preferirebbe si affrontassero e si risolvessero problemi reali e quotidiani.
Chiediamo pertanto che si abbassino i toni perché venga garantita alla cittadinanza una campagna elettorale incentrata su discorsi politici, nel rispetto reciproco delle identità presenti.
Certo che è strano sentire il M5S di Cavallino che si dovrebbe rifare a Beppe Grillo, il movimento che diede vita al Vaffaday, parlare di condanna della violenza verbale, c’è da chiedersi se lo scrivono perché non hanno le palle per alzare la voce contro le ingiustizie, o se hanno sbagliato gruppo politico.