LA NOTTE DI VIOLENZA DI UN IMMIGRATO IRACHENO ARMATO DI COLTELLO A SERRAMANICO. FERIMENTI, RAPINE. IDENTIFICATO, I POLIZIOTTI SULLE SUE TRACCE
(g.m.)______I poliziotti delle Volanti sono intervenuti verso l’ una e mezzo di questa notte nei pressi di Porta Rudiae, dove era stata segnalata un’ aggressione.
Sul posto, gli agenti hanno riscontrato la presenza di un uomo disteso in terra, con il volto sporco di sangue, ed una persona vicina che gli prestava soccorso.
Con il personale medico dell’ambulanza, hanno accertato che l’aggredito, un cittadino bulgaro, aveva riportato una ferita da taglio tra il naso e il labbro superiore. L’uomo faceva capire ai poliziotti che era stato assalito, poiché si era rifiutato di dare venti euro all’aggressore per comprarsi da bere, con un coltello a serramanico, di grosse dimensioni, da un cittadino straniero che era a bordo di una bicicletta da uomo, di colore rosso e verde.
Anche il soccorritore, un amico dell’aggredito, anche lui cittadino bulgaro, confermava l’accaduto, riferendo inoltre che l’autore era un uomo di nazionalità turca, persona a lui conosciuta a nome “LULA” o “LYLY”, dedito a dormire nei parcheggi interni della stazione ferroviaria, e ne forniva una descrizione fisica.
Pertanto, dopo che il malcapitato è stato trasferito in ambulanza presso l’ospedale, dove veniva riscontrata una “ferita lacero contusa da taglio labbro superiore” con prognosi di quindici giorni, i poliziotti si sono recati ai parcheggi interni della stazione al fine di rintracciare l’autore del ferimento, ma senza trovarlo.
Nella circostanza, però, venivano contattati da una donna in stato di agitazione, moglie dell’uomo che aveva prestato soccorso, la quale riferiva che, poco prima, uno straniero a bordo di bicicletta, identico alle descrizioni fornite in precedenza dall’aggredito, sotto la minaccia di un grosso coltello, gli aveva rapinato la somma di duecento cinquanta euro e i documenti di identità.
Tutti i cittadini stranieri sono stati condotti in Questura per gli ulteriori accertamenti e gli atti di rito, mentre sono in corso le ricerche dell’aggressore, riconosciuto per un cittadino iracheno di trenta anni, che si è reso irreperibile, ma che è comunque già noto alla Polizia di Stato, in quanto richiedente protezione internazionale presso la Divisione Immigrazione.
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