‘IL CENTRO STORICO SENZA AUTO SUBITO’
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Da Lecce, il presidente dell’ Adoc, l’ avvocato Alessandro Presicce, ci scrive (nella foto d’ archivio, una nostra immagine di repertorio)______
Con l’inizio della settimana, si è concluso l’ennesimo week end di primavera contraddistinto dal classico groviglio di automobili, passeggini, furgoni e pedoni nel centro storico, voluto dall’Amministrazione Comunale.
Lecce, in queste giornate di maggio, con gli alberghi pieni, con le famiglie giustamente a passeggio, con migliaia di persone in giro a godere le meraviglie del barocco, si è voluto concedere concesso l’ennesimo sabato di caos.
Invece che lo stridìo delle rondini, i cittadini hanno dovuto ascoltare il rotolare dei pneumatici sui basolati, lo strisciare delle frenate, hanno dovuto zigzagare tra le auto in libero accesso, schivare i pesanti furgoni che – ad ogni ora, impunemente – consegnano merci ai locali del centro storico e annusare le loro scie di gas di scarico.
E’ una situazione insostenibile! E’ davvero intollerabile che i pedoni, i consumatori, gli acquirenti dei negozi e delle botteghe artigiane, debbano cedere il passo alle auto negli stretti vicoli della città storica, sentirsi ospiti indesiderati in una specie di caotico autodromo senza regole.
Adoc dice basta e invita l’Amministrazione a prevenire gli esiti del Referendum Cittadino che si terrà in ottobre, regalando alla città una Zona a Traffico limitato h/24, 7 giorni su 7, anticipando una scelta sarà inevitabile per Lecce tra qualche mese.
E se proprio ciò non rientra nelle corde di questa Amministrazione, facciamo appello al Sindaco in persona affinché, motu proprio, tenuto conto che i week end di primavera sono i più gradevoli per il passeggio, che la situazione sta assumendo i toni del paradossale, voglia SIN DA SUBITO ATTIVARE LA ZTL PER TUTTA LA GIORNATA DEL SABATO, con una ordinanza urgente.
Nel frattempo insieme alle associazioni del comitato “Decidi Tu”, promotore del Referendum cittadino propositivo sulla estensione delle ZTL h24 e 7 giorni su 7, ai sensi dell’art. 18 dello Statuto, Adoc intensifica l’impegno nella raccolta delle firme necessarie, rendendo disponibile la propria sede di via Pietro Palumbo 2 per ogni informazione e per ogni sollecitazione da parte dei cittadini.
Category: Costume e società
Lecce è una città asfissiata, letteralmente oppressa dalle auto private, una città in cui l’Amministrazione sembra costruire solo e soltanto politiche “a misura d’auto” e mai a misura di cittadino.
Se ne vuole una prova? Partiamo da alcuni dati tratti dal XXII Rapporto Ecosistema Urbano della nostra associazione.
Per non parlare della “solita” virtuosa Bolzano, dove solo il 30% degli spostamenti sono effettuati con mezzi privati a motore, a Lecce ben il 73% degli spostamenti giornalieri avviene con un mezzo a motore privato, dato che ci colloca tra le 20 peggiori città italiane. A Foggia, a Brindisi, ad Avellino siamo tra il 38 e il 52%.
Ma veniamo al tasso di motorizzazione: mentre a Taranto, Bari, Foggia, Crotone, Salerno vi sono circa 50-55 auto circolanti ogni 100 abitanti, a Lecce ve ne sono ben 67 e anche qui ci attestiamo, anche qui, tra le 20 città meno virtuose d’Italia.
Sono dati che fanno impallidire e segnano una sconfitta della politica sulla mobilità perseguita e adottata a Lecce.
Lecce rimane ferma, impassibile, mentre le altre città scelgono la loro direzione. A Milano dieci anni fa si contavano 65 auto private per 100 abitanti, oggi 51 su 100; a Cambridge si entrerà in auto solo attraverso una via e dunque si è obbligati a girare a piedi, in bici o su mezzi pubblici. Una misura che ha fatto rinascere il centro e i servizi commerciali. A Oslo, entro il 2019 il centro della città sarà vietato alle auto. Ad Amburgo, grazie a alle piste ciclabili, si abbandoneranno le auto entro vent’anni.
Insomma, Lecce deve decidere se mettersi in linea con quelle che sono le tendenze migliori in Puglia, in Italia ed in Europa o rimanere la vecchia “città dell’auto” che è attualmente.
Per invertire la tendenza e ricominciare a respirare è opportuno che la parte più preziosa della città, il suo centro storico, sia protetto per tutte le 24 ore, 7 giorni su 7, come propone il referendum cittadino che Legambiente sposa in toto.
Anche Legambiente sostiene, quindi, lo sforzo del comitato “Decidi Tu”, parteciperà alla raccolta delle firme e chiede ai cittadini leccesi di accettare la sfida della modernità sostenibile, verso una città più bella, più sana e più vivibile.