CATURANO-MOSCARDELLI-DOUMBIA: IL LECCE VINCE L’ULTIMA DI CAMPIONATO IN ATTESA DEI PLAY-OFF
di Laura Ricci______
Allo stadio Via del Mare, il Lecce ospita la Lupa Castelli Romani, già matematicamente retrocessa, in occasione dell’ultima giornata di Lega Pro, in attesa della fase play-off.
I ragazzi di Braglia vincono per tre a uno e ritrovano le reti delle proprie punte Caturano, Moscardelli e Doumbia.
FORMAZIONI
LECCE: Bleve, Liviero, Legittimo, Papini, Cosenza, Abruzzese, Lepore, Salvi, Moscardelli, Caturano, Doumbia. Allenatore Isetto (Braglia squalificato).
LUPA CASTELLI: Tassi, Rosato, Di Bella, Aquaro, De Gol, Moirano, Icardi, Prutsch, Falasca, Mastropietro, Morbidelli. Allenatore Palazzi.
Arbitro Sig. D’Amabile di Vicenza, accompagnato dagli assistenti di gara Colizzi e Giglielmi. Arbitro Sig. D’Amabile di Vicenza, accompagnato dagli assistenti di gara Colizzi e Giglielmi.
Primo Tempo
Il Lecce fa la partita, ma i ritmi non si alzano mai. Al minuto 2 la prima occasione proprio per i salentini: calcio di punzione con pallone che scende nell’area piccola e si insidia tra le teste dei giocatori. Gli attaccanti giallorossi tentano la girata vincente, ma di poco spediscono sopra la traversa.
I ragazzi di Braglia continuano a spingere e ci riprovano al 7′ con un tiro dal limite di Papini che spara lontano dal palo di Tassi, e all’ 11′ quando Caturano si gira in area, tira bene ma trova l’opposizione di un difensore della Lupa Castelli che salva sulla linea di porta.
Pochi istanti dopo, la squadra ospite sembra sollevare la testa con un’incursione oschetrale culminata con due tiri respinti dal muro umano del Lecce.
Al 27′ riprende il monologo dei salentini: Moscardelli viene pescato bene in corsa, ha la meglio sulla retroguardia avversaria, ma al momento del tiro spara dritto sul portiere che respinge il pericolo.
Le emozioni, nonostante i tentativi del Lecce, non sono tantissime e il pubblico sembra non apprezzare la poca brillantezza e freschezza di gioco dimostrata in campo dai propri giocatori.
A sbloccarla ci pensa Caturano al 31′ con una girata di testa in mezzo alla mischia che buca la rete e porta in avanti i suoi.
Secondo Tempo
I giocatori tornano in campo ed è una ripresa da brivido per il Lecce che quasi si punisce da solo con un retropassaggio rischioso di Cosenza che mette in difficoltà l’impacciato Bleve, bravo poi a rincorrere il pallone e spazzarlo via.
Al 13′ è invece la Lupa Castelli a rischiare l’autogoal a causa di un fraintendimento tra difensore centrale e portiere; il pallone finisce poi in calcio d’angolo. Proprio da questo calcio piazzato nasce la grande occasione di raddoppiare con Lepore che batte direttamente in porta e scheggia la traversa.
Moscardelli, poco incisivo fino ad ora, decide di provarci dalla distanza, ma trova l’opposizione della difesa avversaria che spedisce sul fondo. È calcio d’angolo per il Lecce e Abruzzese si ritrova tra i piedi un ottimo pallone che spedisce verso la rete, ma viene respinto provvidenzialmente dal reattivo Tassi.
Al 20′ Moscardelli torna a farsi avanti e replica il tiro di pochi istanti prima; questa volta però il bomber barbuto torva la gran botta e di rabbia spedisce in rete una cannonata che vale le lacrime cariche di significato di un attaccante che, nell’ultimo periodo, sta pagando stanchezza mentale e fisica.
Cinque minuti più tardi Doumbia mette in cassaforte il risultato con una girata di testa netta e precisa che supera il poritere avversario. La Lupa Castelli non ci sta a tornare a casa da vittima sacrificale e al 37′ Rossetti mette a segno il goal della bandiera sfruttando la disattenzione della difesa del Lecce sull’out di sinistra.
L’ultima vera occasione dell’incontro ce l’ha Carrozza, subentrato a Moscardelli e protagonista di un’imbucata che termina però con uno strafalcione e in un nulla di fatto.
IL GIUDIZIO
A un primo tempo decisamente spento e poco emozionante nonostante i vari tentativi del Lecce, è seguita una seconda frazione di gioco frizzante e vivace.
Tre goal del Lecce messi a segno da tre attaccanti non si vedevano da un bel po’ di tempo; trovare la rete e farlo con le proprie punte era importante in questo test contro una squadra ormai retrocessa, ma scesa in campo con dignità e voglia di giocarsela.
La vittoria di oggi vale la scalata nelle gerarchie in vista dei play-off, in attesa degli ultimi incontri di domani negli altri gironi.
Ritrovare i tre punti era di vitale importanza, nonostante i mormorii di un pubblico a tratti spazientito da una squadra che, nonostante la larga vittoria, non è tornata al meglio della condizione.
DA RICORDARE
Le lacrime di commozione dopo la rete personale da parte di Moscardelli sono il segno che tutti, anche i campioni, e forse sopratutto loro, possono attraversare dei momenti difficili. Al di là delle reti segnate, il bomber sente in questo periodo una parte del peso del calo della propria squadra e del non essere riuscito a dare quanto avrebbe potuto.
DA DIMENTICARE
Non ha avuto disastrose conseguenze, ma ha fatto ammutolire per un attimo l’intero pubblico del Via del Mare il controllo rischioso di Bleve alla ripresa del secondo tempo che stava per trasformarsi in un autogoal.
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