PROTESTE PER L’ ATTO DI INDIRIZZO PER I MEDICI DI FAMIGLIA. UNA PETIZIONE DEI CITTADINI

| 30 Aprile 2016 | 0 Comments

di Stefania Isola * (avvocato, per leccecronaca.it)______

Come già annunciato qualche giorno fa

https://www.leccecronaca.it/index.php/2016/04/19/atto-di-indirizzo-per-i-medici-di-famiglia-ma-quando-la-pratica-attuazione/

sarebbe in arrivo una “rivoluzionaria” riorganizzazione in ambito sanitario, in particolare riguardo all’assistenza medica di base.

Il riordino ha come obiettivo di assicurare un ricorso inferiore al pronto soccorso rispetto a quanto avviene oggi.

Potendo contare sulla disponibilità del medico di fiducia e sulla guardia medica nelle ore diurne (per la durata di 16 ore), per le emergenze notturne si farebbe riferimento soltanto al servizio del 118.

Questa ipotesi ha innescato le proteste dei cittadini e delle associazioni dei consumatori, tanto che è stata avviata una petizione su Change.org raggiungibile al seguente link:

https://www.change.org/p/s%C3%AC-alla-guardia-medica-no-all-h16-bealorenzin

per chiedere al ministro della Salute di ripensare la riforma dell’assistenza medica di base.

Nel caso avvenisse l’abolizione della guardia medica notturna, “i medici 118 si troverebbero a svolgere, in contemporanea, due tipologie di servizio completamente diverse: i ‘codici rossi’ di emergenza e le visite e prescrizioni per patologie minori.”

Questa situazione” si legge nella petizione, “provocherà disfunzioni nell’assistenza medica molto gravi, con gli operatori stretti tra l’obbligo di intervento immediato in emergenza e il pericolo di commettere omissione di soccorso se costretti a interventi molto differiti nel tempo, sia nelle zone a notevole estensione territoriale, sia nei centri urbani ad alta intensità abitativa.”

Inoltre “alcuni interventi, come i T.S.O. e i trasferimenti c.d. ‘tempo-dipendenti’, quali gli infarti, gli ictus, i politraumi, le dispnee gravi, impegnano solitamente per molte ore i medici d’emergenza 118, creando, già adesso, problemi di copertura per le patologie maggiori, mentre quelle minori, che talora, però, evolvono rapidamente in gravità, vengono efficacemente gestite dai medici di Continuità Assistenziale, comunemente conosciuti come Guardie Mediche.”

L’organizzazione territoriale prevista” concludono i sostenitori della petizione, “ danneggerà innanzitutto i cittadini. Tutto ciò comporterà alti costi umani, sociali, economici.”

Category: Costume e società, Cronaca, Politica

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