LA ‘PIOVRA’ SULLE COZZE, COSI’ LA MAFIA TARANTINA IMPONEVA IL ‘PIZZO’ AI COLTIVATORI DI MITILI DEI DUE MARI. TREDICI PERSONE ARRESTATE, VENTISEI DENUNCIATE
(e.l.)______Dopo un anno e mezzo di indagini, condotte da carabinieri e guardia costiera anche con foto, video e registrazioni ambientali, all’ alba di questa mattina sono scattati gli arresti. Tredici persone, per estorsioni agli allevatori di cozze nel Mar Piccolo e nel Mar Grande. Cinque sono in carcere, otto ai domiciliari, su ordinanza del gip Giuseppe Tommasino, richiesta dal sostituto procuratore Giovanna Cannarile.
Altre ventitré sono state denunciate a piede libero.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sono responsabili di aver promosso e instaurato un collaudato meccanismo di imposizione di un servizio di custodia e sorveglianza fittizio sulle coltivazioni di mitili.
Ovviamente a pagamento: una specie di “pizzo”, insomma.
Per chi si rifiutava di avvalersi del “servizio”, danneggiamenti e furti del prodotto, anche per valori economici ingenti, poi immesso sul mercato grazie a commercianti compiacenti, che evitavano gli obbligatori controlli igienico-sanitari.
Venivano commercializzati anche i “datteri di mare”, molluschi di cui è vietata la pesca per il rilevante danno all’ambiente marino che provoca, in un mercato rionale gestito da due commercianti che acquistavano dal gruppo mitili non depurati
Nell’ area tarantina vige il divieto di prelievo e movimentazione del primo seno del mar Piccolo per la presenza oltre la soglia consentita di diossine e policlorobifenili, mentre è sicuro il prodotto allevato nel secondo seno del mar Piccolo e in mar Grande, che costituisce parte rilevante dell’ economia della zona.
In carcere sono finiti tre fratelli tarantini, Damiano (l’ unico già detenuto, per altri motivi), Massimo e Giovanni Ranieri, di 50, 41 e 36 anni, pregiudicati; Nicola Blasi, 32 e il padre Cosimo, 50.
Ai domiciliari si trovano Massimo Russo, 44 anni; Domenico e Giuseppe D’ Arcante, 51 e 57 anni; Salvatore D’ Oronzo, 30 anni; Angelo Blasi, 25 anni; Antonio e Michele De Giorgio, 38 e 60 anni; e Christian Morrone, 32 anni; tutti tarantini.
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