UN PROGETTO DI ACCOGLIENZA A RISCHIO CHIUSURA
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il presidente dell’ associazione ‘Lecce Bene Comune’ Luca Ruberti ci scrive______
Ci risiamo! Un progetto importante – “Libera/Percorsi integrati per l’individuazione e l’accoglienza di persone ridotte o mantenute in schiavitù e in servitù” – rischia nuovamente di terminare. Da 16 anni contrasta le organizzazioni criminali dedite alla tratta e alla riduzione in schiavitù di esseri umani, offrendo sul territorio delle province di Lecce, Brindisi e Taranto un sistema protetto di accoglienza e tutela delle vittime.
Alle donne e agli uomini migranti trafficati e variamente sfruttati, che hanno avuto la forza di denunciare le organizzazioni criminali, offre sostegno concreto per spezzare le catene dello sfruttamento e riorganizzare le proprie vite.
Ma lo smantellamento dello Stato ostinatamente perseguito dalle destre ai diversi livelli di governo consegna il progetto e i suoi beneficiari all’abbandono e mette in mobilità coatta le operatrici del progetto stesso.
Nell’ indifferenza dell’ente titolare del progetto, la Provincia di Lecce, e della Regione Puglia cui dalla riforma Delrio in avanti è affidata ogni funzione in materia.
Lecce Bene Comune, esprimendo preoccupazione per le sorti delle persone oggetto di protezione e tutela sociale nonché per le operatrici del “Progetto Libera”, chiede con forza al Presidente della Regione, Michele Emiliano, di avvalersi delle prerogative dell’Ente e di assumere la responsabilità di individuare soluzioni immediate e adeguate perché il sistema messo in piedi in questi anni non debba andare irrimediabilmente disperso.
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