Vada pure… / FENOMENOLOGIA DI MARIA DE FILIPPI (CON L’ AIUTO DEL MIO EDICOLANTE)
di Elena Vada______
Si discuteva, in auto, sui programmi televisivi più in auge, in questo periodo.
Fermi al semaforo rosso, ho abbassato il finestrino e, un po’ per scherzo, puntando il telefonino verso l’auto accanto, con due giovani a bordo, ho chiesto: “…Ma, seguite anche voi Maria De Filippi, con che programma?”; e i due, anche un po’ emozionati, rispondono:- ”UOMINI E DONNE” e, “Chi vince?”, tirando ad indovinare sul tema del programma: – “A noi piace Ludovica, sceglierà Fabio”.
Da dietro, giustamente, suonano, è scattato il verde.
Io rimango basita sul fatto che, due bei ragazzi, anche “tirati”, seguano di pomeriggio ore 15,00 questa trasmissione(poi ho saputo che ha molte repliche in vari orari).
Prendo informazioni da mamma,dalla vicina di casa, dalla panettiera e, infine, da l’edicolante che è anche il mio prezioso termometro su costume e società. Lui sa tutto di tutto e tutti…
Presso il suo negozio si tengono dibattiti, consulenze, comizi politici, raduni di neo-allenatori di calcio, ufficio del lavoro, della disoccupazione, tasse e quant’ altro.
Mentre sono là, lancio la pietra. Poiché, deprecato da tutti i presenti in modo infervorato,capisco che “UOMINI E DONNE” è un programma molto seguito.
Diviso tra “giovani” e “over”, è la ricerca, tramite partecipazione alla trasmissione, dell’anima gemella. Niente di più finto, per quanto riguarda i giovani, che si mettono in vetrina, scopo: trovare ingaggi nel mondo dello spettacolo.
Le signore/i over, invece, credo siano in buona fede e abbiano, davvero, il desiderio di incontrare un compagno per trascorrere l’ultimo tratto della vita, in compagnia.
Il risultato, di questo incontro/confronto tra loro, è davvero ilare.
Ho constatato, personalmente, che i partecipanti, sono personaggi buffi…Litigano come quattordicenni. Si scelgono e si lasciano. Fanno scene di gelosia, richieste assurde, proposte indecenti, bisticci puerili, sogni impossibili.
Ma sarà proprio questa di Maria De Filippi, l’ultima spiaggia per frequentarsi?
Nel secolo della comunicazione multimediale, scopriamo che la gente non si parla più, non ci sono luoghi d’incontro, e il clima di diffidenza, in cui, ormai, siamo abituati a vivere, non incoraggia l’approccio. Forse qualche panchina ai giardinetti, con nipoti appresso, viaggi della speranza, l’oratorio della parrocchia. Quello che preoccupa maggiormente, è il rimbecillimento di coloro che stanno attaccati allo schermo, per questa trasmissione… e molte altre, pure peggiori. Pensiamo a quelle che attizzano la curiosità morbosa, verso fatti di cronaca nera.
Chi hanno ammazzato oggi? Chi è stato? Dove? Come? Quando? Qual è il movente? Femminicidio?…
E di qui partono programmi, reportage, servizi speciali, con esperti, psicologi, criminologi, religiosi, medici, tuttologi. Si ricostruiscono le scene del delitto , il profilo degli indiziati, si scavano le personalità, Si sviscerano i motivi del reato. Addirittura si scoprono segreti custoditi per anni, perché particolarmente intimi e personali. Si rompono le scatole a tutti: vicini di casa, amici, conoscenti, condomini. Vengono coinvolti paesi interi. Poi arriva la legge che condanna su prove indiziarie. Ciò che stupisce è il morboso interesse, verso questi delitti, che determinano il successo di tante trasmissioni.
Viviamo in un Italia, dove non si sa dove cominciare a contare i problemi, dove ci si confonde sui medesimi, dove lo sconforto e il disinteresse viaggiano insieme.
Guardare la televisione costituisce, forse, una consolazione, o distrazione.
Il nostro è un paese disilluso e stanco, che si sente controllato, ma non aiutato. Dove non è stato fatto alcun progresso tangibile. Anzi, ci sentiamo più tartassati che mai… E dopo tre ore di attesa per una prenotazione all’ospedale, fruibile tra diciotto mesi, viene proprio un senso si rabbia e rivolta contro i politici. I pensionati sono i più indispettiti di tutti. La loro salute, spesso, è precaria,hanno bisogno d’aiuto, assistenza in tempi brevi per esami specialistici.
Credo che le prossime elezioni saranno disertate da molti, convinti che tanto votare non serve più a niente. Come convincerli del contrario? I giovani, soprattutto, non ne sanno nulla, non vogliono interessarsi, non credono nella politica,non sanno cos’è, se ne tengono alla larga:”Tutti ladri, tutti corrotti, tutti uguali, quando sono sulla poltrona pensano solo al proprio tornaconto, loro s’abbuffano e noi non troviamo lavoro”
Forse, per loro, è meglio guardare una puntata di Amici, di Maria De Filippi.
Category: Costume e società, Cronaca, Cultura