UNA RICOGNIZIONE A TUTTO…CAMPO SUL FRONTE DI SAN FOCA E DI MELENDUGNO. IL ‘COMITATO NO TAP’ SUL PIEDE DI GUERRA CONTRO IL GASDOTTO: “Alle forzature ci opporremo con forza”

| 15 Aprile 2016 | 0 Comments

(Rdl)______Il ‘Comitato No Tap’ ha diffuso in mattinata un comunicato sulla situazione a San Foca e dintorni, di cui leccecronaca.it si era occupata l’ ultima volta proprio ieri

L’ APPROFONDIMENTO______

https://www.leccecronaca.it/index.php/2016/04/14/che-ans-i-a-cominciano-i-lavori-della-tap-pr-ora-solamente-sulle-carte-dei-contratti-e-sui-passacarte-delle-agenzie/

Riportiamo qui di seguito integralmente il testo della dichiarazione di oggi del ‘Comitato’______

In effetti, partiamo subito dicendo che: bisogna andare a votare e votare SI – SI per un mare pulito, è vero, ma un SI soprattutto per un segnale forte ai politici che vorrebbero imporre opere inutili e dannose senza la concertazione con le popolazioni locali come successo per noi con TAP.

Una settimana a guardare gli alberi impacchettati, questo hanno fatto i vigilantes nella zona dove dovrebbe sorgere il cantiere del microtunnel.

Una settimana a girare lungo il tracciato da parte degli ingegneri di TAP che ancora si domandano dove continuano a sbagliare: noi lo sappiamo, il problema più evidente di quest’opera è l’ INUTILITA’.

Ancora non è iniziata la “fase 0″ (preparazione al cantiere secondo la commissione Tecnica VIA) e già accadono i primi miracoli.

Accade, infatti, che gli alberi, che a settembre 2015 avevano subito danni al raccolto, pari a più del 30% del prodotto, dichiarati affetti da Xylella fastidiosa, siano miracolosamente guariti.

Sono guariti subito dopo il sequestro della magistratura, strano.

Ci chiediamo:

– Ora si potranno spostare?

– Chi ha fatto le prime e seconde analisi?

– Sono state rispettate le procedure per i campioni?

Seguendo la linea verde degli ulivi ci siamo imbattuti nel parere dei pompieri, che fa proprio quello del comando regionale, in cui leggiamo che gli alberi ad alto fusto non posso essere riposizionati a meno di cinque metri dalla condotta se tra questi non venga interposta una barriera (ulteriore barriera a quella già prevista come rivestimento della condotta).

Nel caso questa barriera venga realizzata, gli alberi non potrebbero essere ripiantati comunque a meno di un metro, lasciando quindi gli elaborati TAP sguarniti di una realtà esecutiva, visto che era stato proposto di ripiantare gli alberi li da dove venivano espiantati.

– Ma gli alberi, una volta espiantati e reimpiantati dopo cinque anni, attecchiranno?

Secondo ARPA Puglia, chiamata a esprimersi, una grossa percentuale no.

È chiaro che il terzetto di prescrizioni (A29-A44-A45 riguardanti proprio gli alberi e la vegetazione) che darebbe a TAP il diritto di cominciare la fase PREPARATORIA ai lavori, non sono ottemperate.

Non solo gli ingegneri girano sul tracciato, ma lo facciamo anche molto noi e con molto piacere.

È una strada bellissima e piena di pace con gente che fa sport, che lavora in campagna o semplicemente va a fare visita al suo appezzamento di terreno dove ha qualche animale, in molte di queste campagne passerà TAP. Abbiamo avuto modo di parlare con qualche proprietario interessato all’attraversamento della condotta e ci siamo accorti di quanto poco conoscano il problema. Sono tanti i punti oscuri sui contratti quello che sappiamo è che:

– TAP pagherà loro un occupazioni temporanea “non ai fini dell’esproprio”. La durata sarà di tre anni e sei mesi e il pagamento è unatantum. Al proprietario restano tutti gli oneri e il tubo che non verrà mai rimosso.

– Cosa accadrebbe se un giorno i proprietari vorranno costruire?

– Uno dei proprietari ci ha fatto notare come, dopo il passaggio dei tecnici di TAP, alcuni muretti a secco siano stati danneggiati in due punti, come a segnare il limite dei lavori. Insomma, invece dei paletti rossi ben visibili avrebbero usato questo stratagemma.

Cosa altro è accaduto questa settimana?

A livello governativo abbiamo avuto un’interrogazione parlamentare da parte dell’onorevole Pannarale

(ndr: LA DOCUMENTAZIONE

https://www.leccecronaca.it/index.php/2016/04/11/dopo-trivellopoli-avremo-presto-tappoli-preoccupanti-opacita-se-non-addirittura-inammissibili-interessi-di-natura-personale-stanno-toccando-in-profondita-la-politica-energetica-condotta-dall/ )

in cui si evidenzia che TAP sarebbe o sprovvista di un contratto HGA con lo Stato italian,o o che questo non sia pubblico come negli altri paesi interessati.

Se una delle due ipotesi contenute nell’interrogazione fosse vera sarebbe un fatto gravissimo. La mancanza di un accordo commerciale tra TAP e stato italiano, infatti, lascerebbe al caso e al libero arbitrio del proponente i delicati rapporti commerciali che regolano opere del genere e, come dicono le cronache economiche, non sono le multinazionali i migliori partner commerciali a cui affidarsi.

Di contro se l’HGA fosse stato firmato e non reso pubblico, come è accaduto in Grecia, Albania e la “democratica” Turchia, ci viene il sospetto che ci sia qualche problema a renderlo disponibile al giudizio del pubblico.

A livello locale, intanto, il comune di Melendugno, che da decreto VIA è ente coinvolto nell’ importantissima prescrizione A44 (espianto e reimpianto degli ulivi) che riguarda la “fase 0, ha dato parere negativo attraverso il suo ufficio tecnico.

A più riprese TAP ha cercato di bypassare questo ufficio che si è sempre dimostrato attento ad ogni passaggio del progetto e ad ogni nostra richiesta di chiarimenti. Molte sono state le PEC che in questi mesi sono partite dal comune e che hanno sia il piano proposto da TAP che il parere dei vigili del fuoco ,veicolato tramite il SUAP.

 

Un altro miracolo è avvenuto con la Valutazione di Impatto Ambientale, abbiamo visto la moltiplicazione della pagine e questo è avvenuto per un fatto umano più che per un miracolo. Sono state le “forzature” al progetto e alle valutazioni, da parte del governo, a far ingrassare i faldoni di carta. Mentre noi affrontiamo Tap allargando il sapere, TAP segue il suo corso allargando gli amici, ricordate i verdi ed i rossi di Russo? Sappiamo chi ci sarà dietro le multinazionali che costruiranno per TAp il gasdotto? Perché L’HGA non è chiara?

TAP per noi Rappresenta un malaffare come dimostrano le intercettazioni di Tempra Rossa, perché da dove ti giri i personaggi coinvolti sono sempre gli stessi.

Tap si dichiara pronta a partire il 13 maggio noi diciamo che solo grazie a queste grossissime forzature, a cui ci opporremo con forza, ciò potrà accadere.

 

 

Category: Cronaca, Politica

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