CHE ANS I A ?!? COMINCIANO I LAVORI DELLA TAP !?! PER ORA SOLAMENTE SULLE CARTE DEI CONTRATTI, E SUI PASSACARTE DELLE AGENZIE DI STAMPA
(g.p.)______Mentre l’ avvio dei lavori è bloccato e la Tap non è andata oltre l’ aver impacchettato i nostri ulivi e ridotto il paesaggio delle campagne di San Foca a un inquietante degrado (nella foto) in previsione della costruzione di un così detto micro (in realtà, grosso e invasivo) tunnel, che sarebbe il primo scempio dell’ intera zona, il gasdotto per ora si fa solamente sulle carte dei contratti e sui “lanci” della stampa compiacente.
La serie dei comunicati aziendali ha il senso per così dire di mettere tutti di fronte al fatto compiuto, come se fosse già tutto fatto. In realtà, in concreto, non è stato fatto niente. La partita è tutta da giocare. E fosche nubi si addensano all’ orizzonte sulla gestione dell’ affaire gasdotto, in cui già più di uno, a livello politico e sindacale, adombra allegre manovre, in stile “trivellopoli”.
Intanto, dispiace notare come un’ agenzia un tempo autorevole e prestigiosa come la gloriosa Ansa si sia ridotta al ruolo di passacarte aziendali e di megafono del potere.
Beh, va bene, l’ Ansa la pagano i giornali; a loro volta, i giornali li pagano i partiti e i grandi capitali; insomma, i conti tornano. Però, rimane l’ amarezza.
Poche ore fa, l’ Ansa ha diffuso una nota da Milano, in cui adempie egregiamente al ruolo servile, nel comunicare quello che si sapeva già e che cioè una società del gruppo Eni (sì sì quello di Viggiano, di trivellopoli) ha sottoscritto un contratto, un altro, dei pezzi di carta con cui Tap va avanti, facendo credere che tutto è a posto e tutto è stato già sistemato. Tranne il nostro Adriatico, su cui elegantemente l’ agenzia rimane in superficie…senza andare in profondità, come invece farebbero i tubi, annientando l’ ecosistema delle nostre coste.
L’ Ansa ci si mette d’ impegno e di suo, e così scrive: “Saipem si è aggiudicata un nuovo contratto relativo alla parte offshore del Trans Adriatic Pipeline (TAP), il progetto per gasdotto dal Mar Caspio all’Italia. Il contratto è stato assegnato a Saipem da TAP AG, una joint venture fra BP, SOCAR, Snam, Fluxys, Enagás e Axpo.
Riguarda l’installazione di una condotta Albania e Italia attraverso l’ Adriatico. Le attività previste comprendono le indagini geofisiche del fondo marino, l’installazione di un gasdotto lungo 105 km del diametro di 36″, la fornitura ed installazione di un cavo a fibre ottiche, le attività di pre-commissioning e la realizzazione degli approdi costieri in Albania e Italia. L’approdo in Italia sarà ubicato a San Foca in Puglia. Per i lavori di installazione offshore, che verranno eseguiti fino alla profondità massima di 820 metri, Saipem utilizzerà la nave posatubi Castoro Sei e il pontone Castoro 10. Le attività inizieranno nel 2016″.
Inizieranno? Non è detto…