UN INCONTRO A SURBO PER SOTTOLINEARE L’ IMPORTANZA E ANZI LA NECESSITA’ DELLA PREVENZIONE SENOLOGICA ANCHE IN GIOVANE ETA’ – reportage fotografico

| 6 Aprile 2016 | 0 Comments

 

di Federica Greco_________________

Un pomeriggio denso di emozioni, presso la Sala Consiliare del comune di Surbo.

In un incontro fortemente voluto dall’assessore del Comune di Surbo Carolina Caretto , dall’ASSOCIAZIONE “JOLE BISSANTI” e  dall’ ASSOCIAZIONE “SOS PER LA VITA”, si è discusso di quanto sia importante e anzi necessaria la prevenzione senologica anche in giovane età.

Dopo gli interventi della dottoressa Daniela Greco, responsabile laboratorio linfedema ASL/LE, e di Rita Tarantino, portavoce dell’associazione SOS PER LA VITA, il dottor Alessandro Carriero, responsabile della senologia presso il P.O. “Vito Fazzi” di Lecce, ha raccontato della sua esperienza quotidiana.

Sono sempre più frequenti i casi di tumori nel nostro territorio per una serie di variabili, anche ambientali, che, purtroppo, oltre all’ereditarietà e familiarità, hanno una forte incidenza. Ciò ha portato ad anticipare l’età di alcuni esami preventivi, come la mammografia, per poter fare uno screening accurato.

La campagna di screening sembra che sia diventata un vero è proprio invito da parte del GIP , gruppo interdiscipli­nare di patologia, di cui è responsabile il dottor Alessandro Carriero,  e che prevede la presenza di più figure che seguono il paziente nel suo difficile percorso.

L’approccio diagnostico preventivo – ha concluso Carriero – è ciò che, poi, fa la differenza nella prognosi, offrendo a noi e in modo particolare al paziente, l’opportunità di non andare incontro alla mastectomia della mammella ma a limitarsi a intervenire su un ben determinato quadrante evitando molte delle spiacevoli conseguenze connesse ai singoli casi”. 

E’ stato poi sottolineato quanto sia necessaria la figura del medico curante come punto di riferimento in prima battuta, poichè è l’unico che conosce bene il proprio paziente e che può suggerire il da farsi.

Necessario e fondamentale – ha affermato la dottoressa Lucia Ianne , psicologa e psicoterapeuta  –  l’intervento psicologico su donne operate o che hanno intrapreso un percorso difficile. Il medico è costretto ad una riscrittura e rilettura  del corpo del paziente in termini anatomici. Il terapeuta è il curatore del corpo immaginario o dell’immaginario del corpo, insomma, è ecessario mantenere integra l’immagine del Sè. Non è la persona che cambia, ma la prospettiva.”

Bravissima ed estremamente umana la dottoressa Marisa Grassi, presidente dell’Associazione “Jole Bissanti”, che fa veicolare intensamente il messaggio di prevenzione attraverso la testimonianza di una donna che ha subito una mastectomia totale per un errore di un medico, ma come ben ha sottolineato “L’importante e poter raccontare la propria esperienza ed essere d’aiuto ad altre donne!”

Category: reportage

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