ULTIM’ORA / DAJE! ANVEDI QUESTO! GAJARDO! IGNAZIO MARINO ENTRA A GAMBA TESA NELLA CAMPAGNA ELETTORALE ROMANA E SPARA A ZERO SU RENZI E SUL PD: “Sono il partito delle lobby e degli speculatori”
(g.p.)______Gajardo! Che volesse levarsi qualche sassolino dalle scarpe nei confronti del suo ex partito, per conto del quale aveva governato per più di due anni la capitale, prima di essere travolto dalle inefficienze, più che dagli scandali, e costretto alle dimissioni, era naturale.
Ma quelli che questa mattina l’ ex sindaco Ignazio Marino, in una conferenza stampa appositamente convocata, con la scusa della presentazione del suo libro ‘Un marziano a Roma’ (ma Ennio Flaiano di sicuro dal suo cielo non ha gradito l’.. appropriazione indebita) , si è levato, non sono sassolini, sono veri e propri macigni.
“Se avessi seguito tutti i consigli del Pd forse sarei finito in cella d’isolamento… Mi chiesero di sparire a Filadelfia e di spegnere il cellulare.
Roma era in una situazione drammatica. Bisognava sganciarla dalle lobby, mentre il governo di Renzi preferisce sedersi a tavola con le lobby. E’ stato deciso a palazzo Chigi dove fare il villaggio olimpico ad esempio, nessuno e’ stato consultato.
Oramai è una citta’ compromessa con le lobby, a partire da quella dei costruttori.
Forse Renzi vuole tornare a quei tavoli, a quei costruttori, a quella visione.
Io avevo grandi aspettative su Renzi quando pronunciava parole in cui mi riconoscevo come la liberalizzazione rispetto a tante aziende che al comune non servono, o la scelta delle persone in base ai curricula e i risultati. O un’informazione radiotelevisiva che somigliasse alla Bbc. Siamo finiti invece in una situazione in cui il premier sceglie il direttore generale della Rai e i direttori delle reti”.
Infine, in ultimo, come se non bastasse e avanzasse quanto detto, anche per dare nuovo lavoro ai magistrati, così marino sui famosi scontrini: “Non ho mai utilizzato denaro pubblico a fini privati. Anzi ho utilizzato denaro privato per interesse pubblico. Sono assolutamente sereno, non ho dichiarato il falso. Renzi, invece, da presidente della Provincia di Firenze mi pare in un anno abbia speso in rappresentanza rispetto ai miei dodicimila euro circa seicentomila euro. Mentre io li ho pubblicati immediatamente in rete, il comune di Firenze, né sotto il governo Renzi né sotto Nardella ha ritenuto giusto, democratico e trasparente pubblicare quegli scontrini”.
Proiettate sulle imminenti elezioni per il nuovo sindaco, che hanno poi un enorme peso nel quadro politico generale dell’ Italia intera, le parole di Ignazio Marino di questa mattina avranno un effetto dirompente nella campagna elettorale già in corso, soprattutto su quella dei due candidati più accreditati: Roberto Giacchetti, del Pd, mastica amaro; Virginia Raggi, del M5S, gongola.
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