QUESTO LECCE NON MOLLA MAI: VITTORIA SUL COSENZA IN UN MATCH AL CARDIOPALMA
di Laura Ricci______
Allo stadio “Marulla” di Cosenza, il Lecce alle 14.30 affronta in trasferta gli uomini di Roselli in un incontro acceso, emozionante e terminato per quattro a tre in favore dei giallorossi che si sono dimostrati dei veri e propri gladiatori.
FORMAZIONI
COSENZA: Perina, Blondett, Ciancio, Arrigoni, Tedeschi, Di Nunzio, Statella, Caccetta, Arrighini, Cavallaro, Fiordilino. Allenatore Roselli.
LECCE: Perucchini, Alcibiade, Abruzzese, Cosenza, Salvi, Papini, Lepore, Legittimo, Moscardelli, Surraco, Doumbia. Allenatore Braglia.
Arbitro Francesco Guccini, accompagnato dagli assistenti di gara Annunziata e Scarica.
LA CRONACA
Primo Tempo
Parte forte il Lecce e dopo un tentativo fallito al 5′ da parte di Moscardelli che di poco non tocca il pallone di testa a due passi dalla porta, ci riprova pochi istanti dopo con la stessa punta giallorossa che questa volta trova l’impatto con il pallone e indirizza di testa in rete, battendo il portiere avverasario completamente spiazzato.
Il bomber giallorosso sfiora il raddoppio al 16′ con un tiro che colpisce un difensore del Cosenza che quasi devia involontariamente in porta.
Il Lecce gestisce il gioco e al 20′ i nervi iniziano a saltare: Salvi commette un fallo su Fiordilino che reagisce e accende la scintilla che provoca una mischia pericolosa, poi sedata dagli stessi giocatori delle due squadre.
I salentini cercano di incrementare il vantaggio anche alla luce dei numerosi errori in fase di impostazione degli avversari; anche Lepore, su calcio di punizione, impegna Perina con un tiro a scendere indirizzato sotto la traversa.
Al 28′ il Lecce si lascia sfuggire il pallone e la squadra di casa da vita a un contropiede da manuale: Arrigoni taglia tutto il campo in un lampo e si beve i difensori salentini per poi innescare Ciancio che subito, di prima, spedisce il pallone tra le gambe di Perucchini per poi finire sul piede di Salvi che lo indirizza accidentalmente in porta.
I conti tornano alla pari e il match si fa più equilibrato.
Al 39′ occasione per il Cosenza con Cavallaro che per questione di istanti non arriva in tempo sul pallone che, nel cuore dell’area di rigore leccese, viene spazzato via dal provvidenziale difensore Cosenza.
Negli ultimi minuti di gioco gli uomini di Braglia tentano di rendersi pericolosi senza però riuscire a spuntarla.
Secondo tempo
L’incontro riprende e nessuna delle due squadre sembra volersi accontentare del risultato: all’occasione del Cosenza con Arrighini che con una girata dal limite dell’area sfiora il palo destro di Perucchini, risponde quella del Lecce con un calcio di punizione rasoterra di Lepore che si spegne di poco sul fondo.
Dopo diversi minuti a ritmi calanti, ecco la tempesta dopo la quiete: al 61′ i salentini ripartono, Moscardelli non si fa atterrare riuscendo a servire Doumbia, bravo a pescare al centro Surraco che di piatto insacca il pallone e porta nuovamente in avanti i suoi.
La partita si fa sempre più bella e le emozioni si susseguono.
Al 69′ è bravo Perucchini a smanacciare un pallone nato da un tiro-cross che poteva diventare insidioso.
Il Cosenza però non molla e al 73′ trova l’ennesimo pareggio grazie al tiro di esterno di Cavallaro che trova l’angolo destro della rete, inarrivabile per il portiere del Lecce.
I giallorossi non ci stanno proprio e impiegano il massimo sforzo per portare a casa la vittoria: Papini e Moscardelli, su azione di palla inattiva, si impegnano in una rovesciata simultanea che neanche a programmarla si riuscirebbe a fare. La conclusione viene respinta dal portiere avversario, Abruzzese riesce di testa nel tap-in vincente ma il direttore di gara annulla il goal per posizione di fuorigioco.
Al 78′ il neo entrato Caturano risolve la situazione con un cross teso nell’area di rigore del Cosenza che viene deviato accidentalmente da Tedeschi, autore di un autogoal che vale il tre a due per i salentini.
Sembra tutto più semplice adesso per il Lecce e Moscardelli al minuto ottantadue, servito in maniera impeccabile da un passaggio filtrante di Abruzzese, salta Perina e insacca la sfera.
Sul quattro a due per gli uomini di Braglia, la squadra di casa dimostra gran cuore e determinazione trovando prima la rete annullata per posizione irregolare a opera di Arrighini, e poi, al 90′ il goal regolare di La Mantia che riaccende le speranze del popolo del Cosenza.
L’impegno dei ragazzi di Roselli, però, non basta a rimettersi in gioco e il fischio finale del direttore di gara sancisce la vittoria, importantissima, del Lecce.
IL GIUDIZIO
In altri tempi, probabilmente, non ci avrebbe sperato nessuno.
Quanta grinta e concentrazione ci sono voluti per portare a casa i tre punti di oggi: sette reti complessive, quattro per il Lecce e tre per il Cosenza, senza contare le due annullate, una per parte.
Due squadre affamate si sono trovate ad affrontarsi in un periodo del campionato in cui ogni partita può decidere le proprie sorti. Oggi, se i salentini avessero fallito, il Benevento avrebbe preso il largo, e questo sarebbe stato letale.
Prestazione maiuscola per i tre colossi di difesa Abruzzese, Cosenza e Alcibiade, sempre sul pezzo, sempre in anticipo e insuperabili sui palloni alti.
Gli errori, alla luce dei tre goal subiti, ci sono stati senza alcuna ombra di dubbio, ma la voglia e la forza di non mollare e portare a casa la vittoria a tutti i costi e in tutti i modi ha fatto sì che questo accadesse.
Ciò che è emerso dal match di oggi è che tutti vogliono contribuire al successo di questo Lecce: la squadra in ogni suo elemento ha portato alla vittoria, partendo da Perucchini, passando per “il solito” Moscardelli, arrivando a Doumbia, Caturano e ai centrocampisti che hanno dato tutto in entrambe le fasi di gioco.
DA RICORDARE
Tra le varie acrobazie a cui si è assistito oggi, ricordiamo quella di un terzino, Legittimo, adattato magistralmente a esterno di centrocampo: decimo minuto del primo tempo, sforbiciata al volo del giocatore leccese per bloccare in anticipo l’incursione avversaria.
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