LECCE, PALLONE E GIORNALISMO: A SURBO IL DIBATTITO SULLA LINGUA DEL CALCIO
di Laura Ricci____
Se ne parla sempre, in tutti i modi e con i più svariati mezzi, tra amici, colleghi e, spesso, anche con gli sconosciuti: è il calcio, lo sport che in Italia monopolizza l’attenzione di un’intera popolazione quando gli idoli delle proprie squadre scendono in campo, e per novanta minuti tutto il resto è noia.
È stato questo l’argomento dell’incontro che ha preso vita ieri presso la sede della Scuola Primaria di Surbo a opera del circolo didattico “V. Ampolo” e la società “Dante Alighieri” circolo salentino, nata con lo scopo di tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiana.
Davanti alla partecipazione della cittadinanza, dei docenti e dello stesso sindaco del Comune di Surbo, Fabio Vincenti, la dirigente scolastica Maria Teresa Capone ha dato il via a una riflessione sulla lingua del calcio insieme a Marcello Aprile, docente dell’Università del Salento, che oltre al contributo tecnico sulla linguistica italiana nello specifico settore calcistico, ha fatto da collante tra le esperienze e il notevole bagaglio professionale del direttore di Leccezionale.it, Pierpaolo Sergio, e le impressioni di chi, come chi scrive, invitata in qualità di “giornalista in erba”, si è da poco addentrato nel mondo della scrittura giornalistica sportiva.
Con l’ US Lecce preso come modello di riferimento in termini di storia calcistica territoriale e senso di appartenenza, il dibattito ha avuto modo di spaziare dagli aspetti specifici delle parole e dei termini utilizzati da cronisti e scrittori sportivi, ai mezzi che, in continua evoluzione, richiedono a loro volta un adattamento del linguaggio utilizzato per raccontare questo mondo: dalla carta stampata al web, dai cronisti “distaccati” ai grandi tecnici della lingua, per passare attraverso le modificazioni sopraggiunte nello stesso gioco del calcio che, con il tempo, cambia e “fa cambiare”.