CAFE’ BAROCCO / MUSIC, HORROR AND CULTURE, REVOLUTION ALL’UNIVERSITA’ DEL SALENTO
di Annibale Gagliani______
“La libertà non è star sopra un albero, non è neanche un gesto o un’invenzione, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione…”. Gaber riassumeva in questo periodo de “La libertà” la ratio che uno studente universitario dovrebbe ricercare con incosciente parsimonia: la partecipazione acculturante.
Partono gli squilli mattutini del 18 marzo 2016, l’aula sp2 dell’edificio sperimentale tabacchi si trasforma in un cocktail di vibrazioni ardenaliniche: rap, rock e cinema horror si fondono in un esperimento unico. Parliamo del primo appuntamento della rassegna culturale “Cafè barocco revolution” evoluzione in spazi briosi di idee della rubrica (quasi omonima) che curo per il nostro leccecronaca.it.
Siamo decollati in prima mattinata con il live sprizzante di energia, love e sangue blues dell’interessante sodalizio musicale “4 of a kind”, composto da studenti di lingue e scienze della comunicazione del leccese. La band propone un doppio rapper che trascina la folla, uno canta in italiano, l’altro in inglese, e i due sono accompagnati da un batterista “elettronico” e un chitarrista dal distinto background.
Dopo l’antipasto musicale, arriva il momento di un primo in salsa horror, che ha solleticato le fibre dell’inconscio. Gli ospiti narranti erano: Nico Parente, scrittore e ideatore acuto dell’incontro, il sociologo ferreo Piero Fumarola, l’esperto in materia Marco Furia e il padrone di casa Marcello Aprile, professore di Linguistica Italiana dell’Università del Salento.
Dopo il talk time è arrivato il momento di vedere una pellicola paurosa targata 1984: “Nightmare” con l’orribilante Freddy Kruger protagonista. L’evento, organizzato da un pugno irriducibile di studenti misti di comunicazione, lingue e lettere, con la collaborazione di “Lost” (L’osservatorio sulle serie televisive) e l’associazione “No Sun Entertainment”, oltre ad aver regalato tre ore di “svago educativo” ha sviluppato delle sinergie tra i diversi corsi di laurea, a volte troppo distanti.
E com’è stata la partecipazione dei ragazzi da sempre bistrattati e sottovalutati? Un boom di presenze in una delle più classiche aule universitarie che ribolliva di sana eccitazione. Vuoi per l’elettricità del tema, vuoi per le vibrazioni del live, vuoi per la voglia di condividere un evento non banale, l’esperimento è promosso a pieni voti.
Cafè barocco revolution, insieme ai suoi partecipanti, segna una rete nella porta avara dell’indifferenza e si propone di costruire assieme al Cineclub, a innovative realtà teatrali e a storiche società sportive, nuovissime ore rivoluzionarie all’interno dell’ateneo sempre meno “ancien”. “La cultura è l’unica droga che crea indipendenza”, disse un anonimo pazzoide, e gli studenti, fiancheggiati dai professori del grande Salento, lo stanno capendo ogni giorno che passa, sempre di più, con semplici azioni.
Category: Costume e società, Cultura, Eventi