DIARIO DEL GIORNO PRIMA / IL TAM TAM DI ANNIBALE
Napoli – Quel fenomeno socio-politico spregevole chiamato “Affittopoli” arriva anche a Napoli e in buona parte della Campania. Il procuratore regionale della corte dei conti campana Tommaso Cottone denuncia la scoperta numerosi beni pubblici che sono sottratti all’utilità pubblica con fitti rigorosamente abbassati a 5 e 10 euro per pochi eletti. Nella sua relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario il procuratore aggiunge: “Stiamo recuperando beni del patrimonio immobiliare edilizio di enti locali e delle vecchie Usl… Spesso i beni sono usati per fini non istituzionali o gratuitamente. Lo stesso comune di Napoli aveva affidato la gestione del patrimonio alla società Romeo con la quale abbiamo avuto un sacco di problemi di cui abbiamo chiesto conto. Per tale immenso patrimonio fonte di spreco e di incuria le soluzioni non sembrano vicine. Occorrono interventi legislativi”. Parte ufficialmente l’ennesima sfida della giustizia nei confronti del malaffare italiano.
ITALIA______
Roma – Scende in piazza con più forza e motivazioni di prima il popolo arcobaleno, che totalmente in disaccordo con la risposta del Senato sul decreto di legge della Cirinnà, tagliato e cucito dal nuovo centro destra e dal pd. La protesta sulle unioni civili va avanti e si dispiegherà con una grande manifestazione che prevede quarantamila manifestanti in piazza del Popolo a Roma, dove sventoleranno le bandiere arcobaleno, simbolo delle associazioni gay contrariate del trattamento iniquo da parte del governo.
Mondo______
Roma – Libia – Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è cauto sull’ipotesi di un intervento bellico in Libia, dopo gli ultimi fatti di sangue per la bandiera tricolore: “I media si affannano a immaginare scenari di guerra italiana in Libia che non corrispondono alla realta…”, ha affermato con decisione a Enews. “Il lavoro dell’Onu per raggiungere un accordo solido e stabile sul governo in Libia è ancora in pieno svolgimento”, afferma Renzi, che manifesta l’esigenza di una soluzione diplomatica equilibrata e tranquillizzante. Lo Stato ritiene che è prematuro parlare di un forte impegno italiano, anche per il fatto che richiede dei passaggi parlamentari e istituzionali doverosi. Per il presidente non è tempo di forzature da parte degli antagonisti politici e per i media sulla questione libica, ma del buon senso e della lealtà. E intanto mentre il premier spegneva il fuoco, la vedova Failla accusa duramente il governo di negligenza sulla vicenda terribile che ha visto la perdita della vita del tecnico siculo.
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Quelle strutture potrebbero essere utilizzate per i senza tetto.