IL CIELO SIA SEMPRE PIU’ BLU
Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente comunicato di Giulio Aresta di ‘Lecce Bene Comune’______
Questo è un appello per sensibilizzare l’opinione pubblica e l’Amministrazione Comunale affinché il murales realizzato dall’artista “Blu” (di cui si conosce solo lo pseudonimo) non vada istrutto.
Parliamo del murales realizzato sulla facciata dell’immobile fino a poco tempo fa occupato dai ragazzi del centro sociale “Binario 68”, ora sgomberato, in via Dalmazio Birago (nella foto, ndr). Ormai la Street Art, come si definisce l’arte di realizzare murales sulle facciate urbane, a prescindere dalla volontà degli stessi artisti, ha abbandonato la dimensione quasi clandestina degli esordi per entrare a pieno titolo nella Storia dell’Arte Contemporanea.
Sulla Street Art ed i suoi protagonisti esiste un dibattito consolidato, mostre ed anche attribuzioni valoriali su scala mondiale. “Blu” è considerato fra i migliori artisti di strada al mondo, forse fra i primi 10. Negli ultimi anni la Street art è diventata anche strumento di riqualificazione di periferie degradate (come a Tor Marancia a Roma) e in alcune città si sono determinati dei veri e propri percorsi turistici alternativi.
Grazie alle opere di questi artisti sta nascendo una nuova idea di monumentalità contemporanea.
Oggi abbiamo la fortuna di ospitare nella nostra città quello che fra qualche anno potrebbe essere un monumento di rilevanza mondiale. Il murales però rischia di essere cancellato dai prossimi lavori di ristrutturazione dell’immobile e sarebbe un danno irreparabile.
Noi chiediamo pertanto che l’Amministrazione Comunale assieme alle forze politiche e culturali della città valutino le azioni possibili per una tutela dell’opera. Noi di LECCE BENE COMUNE per primi ci attiveremo per questo con una petizione pubblica.
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Ecco come il PD trova sempre il sistema di giustificare quei gruppi che operano nell’illegalità.
A coloro che occupano immobili, imbrattano monumenti e chiese, sporcano la città, e con la violenza cercano di togliere la parola a chi non gli aggrada, diamogli un premio.
Al solito il nostro provincialismo ci porta a fare paragoni che non stanno né in cielo né in terra. Lecce non è Roma e via Dalmazia Birago non è un’area degradata come molte periferie romane.
Qui il degrado è spesso generato proprio da quei signori dei Centri aSociali che un giorno si chiamano “Binario 68” il giorno dopo “Collettivo della pecora resta”, ma sono sempre gli stessi, che con lo spray scrivono le loro idiozie sui muri di privati ma anche di chiese e monumenti.
Ora si può anche comprendere che dei muri realizzati con il cemento armato possano essere tristi e magari delle decorazioni e dei murales possano ravvivare quella determinata, ma non è il nostro caso.
Lo stabile in via Birago, che è stato illegalmente occupato, è stato costruito con la più bella pietra che abbiamo nel Salento il carparo.
Ora che a questi vandali il Consigliere comunale del PD Aresta, voglia fare i complimenti lo comprendo, tra compagni va bene darsi una mano, il Centro Sociale sfascia le sedi dei partiti avversi al PD, ed il Pd da la patente di artisti agli sfascia vetrine, ma pretendere che noi leccese ci inginocchiamo davanti ai ghirigori realizzati da un ragazzo al quale dopo aver dato la patente di artista, magari gli dovremmo pure pagare il disturbo è veramente troppo.
Sarebbe bene che Aresta facesse il suo dovere di Consigliere di minoranza visto che a Lecce esistono tante brutture che andrebbero risolte, e che l’opposizione fa finta di non vedere.
Aresta e compagni vadano in via Miglietta per vedere come le lamiere arrugginite delle plance comunali occupano centinaia di metri proprio in prossimità di uno degli angoli più belli di Lecce.