CATANIA-LECCE/ MOSCARDELLI FALLISCE DAL DISCHETTO E LA GARA SI INCHIODA SULLO ZERO A ZERO
Allo stadio “Massimino” di Catania, il Lecce affronta la squadra siciliana di mister Pancaro senza riuscire a trovare i tre punti che al momento del calcio di rigore conquistato nei primissimi minuti di gioco sembravano essere a portata di mano.
Sbaglia Moscardelli dal dischetto e nessuno delle due squadre riesce a mettere dentro il pallone; l’incontro finisce a reti inviolate.
FORMAZIONI
CATANIA: Liverani, Garufo, Nunzella, Musacci, Bergamelli, Bastrini, Calderini, Agazzi, Calil, Di Cecco, Falcone. Allenatore Pancaro.
LECCE: Perucchini, Freddi, Legittimo, Papini, Cosenza, Liviero, Lepore, Salvi, Moscardelli, Surraco, Doumbia. Allenatore Braglia.
Arbitro Andrea Morreale di Roma, accompagnato dagli assistenti di gara Bresmes e Semperboni.
Partita scoppiettante e inizio su buoni ritmi da parte di entrambe le squadre, al 6′ subito un’occasione per il Lecce a seguito del calcio di rigore conquistato dai salentini dopo un tocco di mano di un difensore siciliano nella propria area piccola.
Il tiro dal dischetto viene però fallito da Moscardelli che spedisce sul fondo il pallone.
La disperazione del bomber dopo il tentativo fallito non frena i ritmi del match e al 7′ ecco il Catania: Falcone tira a due passi da Perucchini, ma trova l’ottima opposizione del numero uno leccese che sventa il pericolo.
Due minuti più tardi la squadra di casa ci riprova, questa volta con Calil che trova il tocco con la punta del piede; bravo ancora Perucchini a deviare il tiro con la punta delle dita.
Tornano a farsi vedere gli uomini di Braglia, ancora con Moscardelli e con un bell’intervento da parte di Liverani che respinge con la mano il pallone diretto in porta.
Lo scatenato Calil impensierisce ancora il portiere leccese al 17′ con un tiro potente che dalla trequarti chiama Perucchini “al volo” a protezione la porta.
Al 31′ momento particolare dell’incontro sugli spalti: i tifosi del Catania, reduci dallo scandalo che li ha portati in Lega Pro per illecito sportivo, hanno deciso di contestare la società attuale e in particolare il presidente Pulvirenti per il momento difficile della squadra e del club siciliano.
Per farlo, insieme a uno striscione di dissenso esposto dalla Curva, sono stati fatti esplodere una decina di petardi che, come da regolamento, saranno causa di diverse multe che la società del Catania dovrà pagare.
Il gioco continua con batti e ribatti da una parte e dall’ altra e al 39′ culmina con l’ennesimo tentativo di Calil che scheggia la traversa leccese.
Stesso destino quello del colpo di testa di Moscardelli che al 43′, imbeccato da un bel cross di Lepore, colpisce in pieno l’incrocio dei pali.
Nonostante le tante occasioni, la prima frazione di gioco termina a reti inviolate e “la sfida nella sfida” tra Calil e Moscardelli si conclude con un nulla di fatto da parte di entrambi.
Poche se non nulle le emozioni nel secondo tempo, con le due squadre visibilmente stanche dopo i primi quarantacinque minuti e alla ricerca del goal con ripartenze veloci ma ben neutralizzate dalle linee di difesa.
Con lo scorrere dei minuti il gioco si fa sempre più frammentato, caratterizzato da falli tattici e nulla più.
L’incontro termina sullo zero a zero, secondo pareggio consecutivo in casa per il Catania e dodicesima gara senza sconfitte per il Lecce.
IL GIUDIZIO
Dalle “premesse” del primo tempo ci si aspettava una valanga di goal o, almeno, qualche rete. Dopo legni colpiti e grandi parate da entrambe le parti, il secondo tempo ha invece riservato solo un blocco di idee e di gioco.
Pian piano affievolite, la fiamme delle due squadre hanno lasciato spazio alla cenere di ventidue uomini in campo stanchi e poco produttivi.
Vincere, ovviamente, sarebbe stato fondamentale per il Lecce ai fini della classifica, ma alla luce delle occasioni che anche i siciliani hanno avuto con Calil, pericoloso e vicino più volte al goal, un punto rimane comunque migliore di un “sacco vuoto”.
Continua il periodo “particolare” di Moscardelli che non riesce proprio a insaccare il pallone; ci prova in tutti i modi e questa volta sbaglia anche su calcio di rigore. Il rischio è che dal punto di vista mentale la partita di oggi possa gravare notevolmente sull’attaccante leccese che, in quanto tale, soffre molto quando non riesce a segnare come in questo periodo.
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