“Nuova discarica di Cavallino. Si avvii la strategia ‘rifiuti zero’ ” / NOVE ASSOCIAZIONI FIRMANO UNA LETTERA APERTA INDIRIZZATA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE PUGLIA
LETTERA APERTA
Al Dott. Michele EMILIANO
PRESIDENTE REGIONE PUGLIA
Oggetto:
NUOVA DISCARICA DI CAVALLINO-LECCE, SI AVVII LA STRATEGIA RIFIUTI ZERO;
Presidente Emiliano Le sue recenti e forti prese di posizione ci inducono a sperare che la gestione dei rifiuti solidi urbani , soprattutto per la fase dello smaltimento, dovrebbe conoscere un’imminente e auspicabile svolta, nel verso della strategia Rifiuti Zero per superare le gravi e insostenibili criticità dell’attuale filiera dei rifiuti.
Tra esse segnaliamo il progetto di ampliamento della discarica rsu di Cavallino; un progetto portato all’ATO di Lecce nel marzo 2015 (al tempo Governatore era Vendola), camuffato dietro termini condivisibili, quali “ammodernamento” ma che si traduce di fatto nella realizzazione di una nuova discarica, di ben 430.000mc tutti da scavare, progetto che triplica la capienza della discarica attualmente in esercizio.
La stessa che è a ridosso dei comuni di San Donato, San Cesario e Cavallino (a poche centinaia di metri dalle case) immediatamente a sud di Lecce; la stessa che da decenni diffonde i suoi miasmi su un territorio già a lungo precedentemente avvelenato dai fumi dell’inceneritore del talquale e senza filtri della SASPI. E’ una bomba sull’ambiente e sulla salute dei cittadini che andrebbe chiusa e superata, non ampliata e prorogata per altri vent’anni come invece si sta facendo!
Nella Conferenza di Servizi tenutasi presso l’ATO di Lecce in data 16 dicembre 2015, l’ing. Longo della sezione Ecologia della Regione ha portato un parere negativo a nome del dirigente G. Scannicchio, mettendo a verbale che “l’ampliamento della discarica non è coerente con la pianificazione vigente e che solo gli interventi sugli impianti lo sono”; Un No ribadito dalla D.ssa Alemanno del Servizio Igiene ASL, che mette in evidenza anche le distanze troppo vicine ai centri abitati ed ai ricettori sensibili, trattandosi di aree già soggette a forti pressioni ambientali e di malessere rinveniente dagli odorigeni provenienti dall’impianto in esercizio. Tutte macro criticità che vengono rilevate anche dall’ARPA.
Il suo apprezzabile obiettivo Presidente Emiliano, ribadito di recente a Lecce, di perseguire la filosofia di Rifiuti Zero grazie all’accelerazione sulla raccolta differenziata, soprattutto della componente organica, con riduzione massiccia del conferimento in discarica e ancor meno all’incenerimento, collide palesemente con tale progetto, datato e imposto al territorio. Sarebbe invece da creare piccoli impianti di compostaggio di comunità, risultato di un percorso di incremento del compostaggio domestico. Con la creazione di un albo comunale dei compostatori.
L’auspicabile approvazione di una nuova normativa e pianificazione regionale, con la realizzazione di un’unica autorità pubblica di gestione dello smaltimento degli rsu della Puglia, che superi interessi e speculazioni e crei impianti di compostaggio, accompagnati da strumenti per la riduzione a monte della produzione dei rifiuti e la promozione di pratiche di riuso e riciclaggio, impone di bloccare da subito ogni progetto che segue una logica opposta.
Pertanto Le chiediamo di esprimersi autorevolmente e inequivocabilmente, con uno stop nei confronti di questo gigantesco ampliamento della discarica di Cavallino (di fatto una nuova discarica staccata dalla precedente ed alla quale è solo adiacente), predisponendo subito alternative facilmente e immediatamente praticabili, che daranno concretezza e credibilità alle scelte politiche.
Distinti saluti,
Emanuele Lezzi – Ass. Sveglia Cittadina;
Helen Centobelli – Ass. La Scìsciula;
Giovanni Seclì – Forum Ambiente e Salute;
Giuseppe Serravezza – LILT Lecce;
Alessandro Presicce – ADOC Lecce;
Gianfranco Andreano – CittadinanzAttiva;
Francesco Manni – Ass. Nuova Messapia;
Dino Bandello – Città Nostra;
Gianfranco Pellegrino – Forum Amici del Territorio;
Category: Cronaca
La discarica serve altrimenti i riifuti dove li mettiamo in mezzo alla strada?