LA VIGNETTA: 10 FEBBRAIO…LA STORIA CHE NON C’E’ SUI LIBRI DI STORIA
Dopo aver cliccato su CONTINUA cliccare sull’immagine per vederla ad alta risoluzione.
Category: Io la vedo così
Dopo aver cliccato su CONTINUA cliccare sull’immagine per vederla ad alta risoluzione.
Category: Io la vedo così
Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.
NOTE D’ARTE / LA SEMPLICITA’ ESPRESSIVA DI GRAZIA DE LAURENZI FERRARESE
di Raffaele Polo ___________ Si inaugura venerdì 11 aprile alle 18 a Lecce, a Palazzo Turrisi, in via Marco Basseo 16, la mostra collettiva “Premio all’impegno donne del sud”, organizzata dall’associazione Donne del Sud nell’ambito della rassegna ‘Itinerario rosa’ del Comune di Lecce. Resta aperta anche sabato 12 e domenica 13 dalle 17 alle 20. […]
NOVITA’ EDITORIALI / ECCO IL NUOVO NUMERO DELLA RIVISTA “Obscura”
Note editoriali dei Quaderni del Bardo (nella foto il criminologo Mirco Turco) _________ Lecce,aprile 2025 – È uscito il nuovo numero di OBSCURA, il periodico di criminologia edito da I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, una pubblicazione che si conferma un punto di riferimento per chi vuole esplorare le ombre del crimine contemporaneo […]
di Giuseppe Puppo __________ Fu a casa di un cugino. Magari abitava pure in campagna, questo però non lo possiamo sapere: non l’ha specificato. Correva l’anno di grazia 1974. Roberto Molle, che di anni ne aveva 14 e che fino a quel momento conosceva e ascoltava solo la musica tipo quella appunto dei Cugini di […]
Comunicazione istituzionale del Comune di Nardò ___________ SCOPRIRE LE RADICI DELLA PUGLIA, OTTO GIORNATE SULLE TRACCE DELLA PREISTORIASi parte domani nel parco di Porto Selvaggio. Il Comune di Nardò è partner di progetto Tra aprile e giugno, NOMOS Servizi per la Cultura del Patrimonio propone Tracce, un ciclo di otto domeniche di esplorazione del patrimonio […]
Nota stampa degli organizzatori ____________ Dodici giorni di eventi, quindici appuntamenti e oltre trecentocinquanta artisti coinvolti. Sono questi i numeri di “Canti di Passione. Ce Custi o Gaddho na Cantalisi 2025”, rassegna promossa dall’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina con la partecipazione dell’Istituto Diego Carpitella. Diretta artisticamente dal musicista Antonio Melegari, l’edizione 2025, in programma dal 5 al 16 aprile, è dedicata allo storico cantore zollinese […]
Un progetto organico di comunicazione multimediale e interattiva. Un quotidiano on-line. Una casa editrice di giornali, periodici e libri.
Un luogo di incontro e di confronto. Una comunity. Una rete di collegamento. Un centro-studi di approfondimento e ricerca. Un’agenzia di organizzazione di eventi. Un mezzo di espressività. Un’occasione di creatività. Una scelta di libertà e una possibilità di partecipazione per tutti.
Visto che sulle Foibe non avete scritto una riga approfitto dello spazio che ho a disposizione.
Il massacro delle Foibe ha interessato anche citati salentini.
“Una violenza di Stato”, la definisce Salvatore Coppola, storico locale e per decenni insegnante di storia nei licei della provincia, dove, anche in tempi di dimenticanza, ai suoi studenti ha fatto conoscere quello che è stato. E che ha toccato da vicino anche il Salento.
Ancora nessun risarcimento ai familiari dell’esodo forzato, nonostante un accordo firmato con la Slovenia. Ma cosa è stato davvero quanto è accaduto in quegli anni? La Giornata del Ricordo, da quando istituita, ha contribuito a dare risposta. Sono tre le posizioni della storiografia: la prima ha voluto che si trattasse di controffensiva contro i fascisti, ma è una tesi che non regge perché vennero uccisi anche antifascisti, socialisti, addirittura comunisti che si opposero all’espansione jugoslava a cui Tito mirava. La seconda tesi è quella della pulizia etnica degli italiani, ma comunque è ritenuta debole, perché vennero uccisi solo uomini e soprattutto intellettuali, non anche donne e bambini. La terza tesi, condivisa dalla storiografia croata, slovena e italiana e contenuta in un documento del 2001, invece, dice che si è trattato in parte di vendetta contro i fascisti e in gran parte di “epurazione politica” contro quanti si opponevano al disegno annessionistico di Tito e all’instaurazione del regime comunista in Jugoslavia.
Di seguito, i nomi dei leccesi morti nelle foibe, con relativo Comune di provenienza:
Lecce: Micalella Carlo, Caputo Giuseppe Raffaele, Citi Giovanni, Michele Bruno, Leone Quintiliano, Mannino Vittorio, Persico Pasquale, Rubino Italo Cosimo, Mastropietro Cosimo, Nascè Francesco.
Alliste: Piscopello Amleto
Bagnolo del Salento: Magurano Antonio
Botrugno: Pedone Giovanni
Calimera: Tommasi Donato
Caprarica: Centonze Giuseppe, Turco Giuseppe
Carmiano: Zoccali Angelo Francesco
Casarano: Addelico Pino, Pino Adelino
Castrì di Lecce: Raho Paolo
Castrignano del Capo: Giacca Michele
Corigliano d’Otranto: Romano Antonio
Corsano: Chiarello Rocco Nicola
Galatina: Tundo Francesco Domenico, Rollo Rocco, Pano Tommaso Galatone: Centolanze Pompeo Biagio, De Paolo Antonio
Gallipoli: Gabellone Vittorio Mario, Liaci Antonio, Monsellato Italo, Antonacci Nicola, Maggio Augusto, Misciali Emanuele, Zucchini Franco, Diaferia Achille
Maglie: Donno Tancredi Rocco
Matino: Rosetto Carlo
Monteroni: Torsello Amedeo, Manfreda Gino
Nardò: De Benedictis Torquato, Olmo Giuseppe, De Carolis Luigi
Nociglia: Pedone Giovanni
Poggiardo: Paiano Raffaele Luigi
Racale: Basurto Benvenuto Antonio, Culiersi Tommaso
Ruffano: Corsini Angelo
San Cesario: Armentano Cosimo, Antonio Zilli, Cosimo Serra Salvatore, Gigante Vincenzo, Gigante Antonio, Palmieri Armando
Squinzano: Marzo Giulio
Surbo: Malatesta Angelo
Taviano: Cataldo Settimio, Perrone Cosimo
Tricase: Morciano Salomone, Caloro Giuseppe
Uggiano la Chiesa: De Benedetto Ernesto