CENTRALE A BIOMETANO DI MONTERONI, ECCO LE RAGIONI DEL DOPPIO NO DI OGGI E DOMANI

| 10 Febbraio 2016 | 0 Comments

di Emanuele Lezzi______

Doppia giornata di mobilitazione contro la Centrale a Biometano prevista nel territorio di Monteroni.
Un’assemblea con i cittadini si è svolta questa sera nell’aula consiliare in piazza Falconieri a Monteroni ed una manifestazione pubblica vi sarà domani, giovedì 11 febbraio alle ore 9 a Lecce, presso la sede della Provincia in via Botti (nei pressi del vecchio Vito Fazzi).

L’assemblea di questa sera è stata propedeutica proprio alla manifestazione di domattina  organizzata dal Comitato NO Centrale Biometano Monteroni.

Molto partecipata da cittadini e associazioni, ha visto la presenza anche degli amministratori comunali come pure anche di alcuni amministratori di paesi limitrofi.

Molto sentito è stato l’intervento del dottor Giuseppe Serravezza della LILT(Lega Italiana Lotta contro i Tumori,) e anche l’intervento del Sindaco di Monteroni che insieme ai singoli cittadini, alle associazioni, e alle tante forze politiche che hanno deciso di appoggiare la mobilitazione, si è posto al fianco dei cittadini.

Entrambi si sono espressi in maniera fortemente negativa riguardo alla Centrale, sia per le possibili ricadute sulla salute ed anche per l’ubicazione dell’impianto e per la sua estrema vicinanza al centro abitato.

Insomma tutti compatti per dire un deciso no ad un impianto per il recupero del gas metano che, a quanto emerso dalla manifestazione, sarebbe sconveniente non solo per la salute, ma anche a livello energetico. Se non fosse per gli incentivi infatti, a quanto affermano gli attivisti, il bilancio energetico sarebbe tutto in negativo, perché il costo energetico che servirebbe per far funzionare tutta la filiera sarebbe superiore a quella prodotta, considerando che molto probabilmente si dovrebbe far arrivare materiale perfino dal nord Italia, oltre a dover forse creare colture apposite dedicate al funzionamento dello stesso impianto.

Poi vi sarebbe l’aspetto sanitario, perché il biometano prodotto, una volta bruciato, produrrebbe emissioni e rischi per la salute. Ma secondo gli ambientalisti sarebbe tutto il processo a presentare rischi sanitari, con possibili produzioni di batteri nocivi come la salmonella ed altri a causa del sue essere un processo anaerobico.

A livello di bilancio energetico, ci dicono da alcune associazioni, sarebbe meglio e più logico far tornare quella sostanza organica direttamente alla terra, con un processo aerobico e più naturale. In questo modo il carbonio verrebbe fissato nel terreno e la sostanza organica darebbe struttura al suolo, lo stesso diverrebbe molto più fertile e più equilibrato, più vivo e più stabile, oltre che meno soggetto a dissesti idrogeologici. Con un bilancio energetico ed economico più che positivo.

Dunque i manifestanti e tutti i cittadini che vorranno intervenire, si ritroveranno giovedì già dalle 9 a Lecce, per una manifestazione autorizzata dalla Questura, che vuole ribadire e rafforzare le ragioni del no alla Centrale proprio mentre nei locali della Provincia si svolgerà la Conferenza di Servizi che si dovrà esprimere sul progetto.

Category: Cronaca, Politica

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