DIARIO DEL GIORNO PRIMA / IL TAM TAM DI ANNIBALE
In meno di ventiquattro ore, tre donne sono state aggredite dal partner: due sono morte e una, incinta all’ottavo mese, è in fin di vita, con ustioni sul 50% del corpo.
A Pozzuoli, Napoli, un uomo di 40 anni ha quasi ucciso la compagna incinta all’ottavo mese, Carla Caiazzo, dandole fuoco durante una lite. La donna, un’estetista di 38 anni, ed è ora ricoverata in gravissime condizioni, con ustioni soprattutto al tronco e al viso. I medici sono riusciti a far nascere il bambino prematuramente: pesa 2,2 chili e sta bene. L’uomo è stato arrestato.
A Misterbianco, in provincia di Catania, è stata uccisa, strangolata, Luana Finocchiaro, 41 anni, separata, madre di tre figli: aveva frequenti dissidi con l’uomo di 37 anni con il quale conviveva, che è stato fermato, al termine di un interrogatorio durato tutta la notte.
Infine il terzo episodio, a Brescia. Un uomo ha ucciso la moglie a coltellate e poi è morto andando contromano in autostrada e schiantandosi contro un tir. L’uomo, di 56 anni, proprietario di una pizzeria, ha dapprima colpito la moglie, di 55 anni, in casa, al culmine di un litigio. Poi ha avvertito i carabinieri, è uscito di casa in auto e dopo avere vagato nei dintorni ha imboccato l’autostrada al casello di Ospitaletto, dirigendosi verso Venezia contromano; nello scontro con il tir è morto sul colpo.
MONDO______
L’ambasciata italiana al Cairo e la Farnesina seguono con la massima attenzione e preoccupazione la vicenda di Giulio Regeni, ventottenne di Fiumicello, nella Bassa, ex studente del liceo Petrarca di Trieste, sparito la sera del 25 gennaio nel centro della capitale egiziana. Di lui non si ha traccia. la rete si mobilita, alza la voce, chiede, dov’è Giulio. Su Twitter arrivano messaggi e foto.
In prima linea il mondo accademico britannico, dove Regeni ha studiato.
Appassionato di Medio Oriente, in Egitto per una tesi di dottorato sull’economia locale, quando è scomparso, il 25 gennaio, Regeni era diretto verso il centro, dove aveva un appuntamento, ma non è mai arrivato. Il 25 gennaio era il quinto anniversario della rivoluzione che portò cinque anni fa alla cacciata del presidente Mubarak, dando inizio alla cosiddetta Primavera Araba, ma nella zona dove il ragazzo è stato visto l’ultima volta non erano in corso scontri, né arresti.
Il ministro degli Affari esteri Paolo Gentiloni ieri ha chiamato il suo omologo egiziano Sameh Shoukry, al quale ha richiesto con decisione il massimo impegno per rintracciare il connazionale e per fornire ogni possibile dettaglio.
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