BOMBA, NON BOMBA E UN CAGNOLINO IMPAZZISCE, SI BUTTA DAL BALCONE E MUORE. DA NARDO’ OGGI L’ EPILOGO DI UNA BRUTTA STORIA, CHE SPERIAMO FACCIA RIFLETTERE
(g.p.)______Guardiamo sempre alle pagine chiare e alle pagine scure della cronaca quotidiana, per capire che cosa cambia, nel bene, nel male, per leggere qualche messaggio di speranza, per provare qualche sollievo alla sconforto e allo squallore.
‘Stamattina dalla polizia di Stato del commissariato di Nardò è arrivata una brutta storia, ma che è resa meno brutta da un barlume di umanità che si è acceso nel responsabile, e che sarà significativa solamente se farà riflettere chi si ostina a far scoppiare petardi, e non solamente sotto le feste di Natale.
Per questo ora ve la raccontiamo, da quando è cominciata, fino a oggi, quando è arrivato il giorno del rendiconto.
Nel pomeriggio di domenica 20 dicembre scorso, alcuni agenti si sono recati in via Palermo a Nardò, dove era stata segnalata al 113 una deflagrazione e potevano così accertare che ignoti avevano fatto esplodere un grosso petardo in un luogo vicino alla sede dell’A.N.T. (Associazione Nazionale Tumori) danneggiando lievemente un’autovettura Fiat Sedici , di proprieta’ della presidente .
Dopo aver acquisito nell’immediatezza i primi elementi e avviato le indagini , l’attenzione degli investigatori veniva focalizzata su un giovane notato a bordo di un motociclo che si era fermato sul luogo dell’evento per poi sparire poco prima della deflagrazione.
Individuato il motociclo ed il proprietario, un trentanovenne di Nardo’, questi dapprima negava la proprieta’ del motociclo, e, successivamente, dopo essere caduto in contraddizione, messo di fronte alle evidenze investigative, ammetteva di aver prestato il mezzo al suo amico L. E. M., trentaduenne pluripregiudicato di Nardo’.
Quest’ultimo, nel corso di un interrogatorio presso il Commissariato, caduto a sua volta in contraddizione, si vedeva costretto ad ammettere di essersi trovato sul posto al momento dell’evento delittuoso e di aver soccorso un cagnolino che si era gettato da una terrazza del primo piano poiche’ spaventato dallo scoppio del petardo. Il cane, infatti, riportava lesioni gravi al punto di morire dopo due giorni.
Questo elemento particolare, insieme a numerosi altri acquisiti nel corso delle indagini ha permesso inequivocabilmente di attribuire al L.E.M. la responsabilità’ dell’evento, pertanto veniva denunciato all’ autorità giudiziaria per i reati di danneggiamento aggravato, nonche’ di accensione ed esplosioni pericolose. Ad oggi il proprietario dell’animale non ha ancora formalizzato alcuna denuncia.
Non sono state accertate richieste estorsive da parte di alcuno, pertanto le indagini proseguono per scoprire il movente del gesto.
Noi pensiamo commossi a quel povero cagnolino, vittima innocente della crudeltà degli esseri umani. Ragazzi, ricordiamocela questa storia, fino al prossimo Natale, ma soprattutto ogni singolo giorno e smettiamola di usare esplosivi, a qualsiasi titolo, per qualunque ragione, che sia per noia, che sia per stupido divertimento, che sia per ragioni criminali, comunque sia, basta bombe, basta botti, basta petardi, per favore.
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