IL LECCE FRENA ANCORA: PAREGGIO A RETI INVIOLATE NEL DERBY PUGLIESE CONTRO LA FIDELIS ANDRIA
In un clima piuttosto teso sugli spalti a causa di “scintille” verificatesi qualche minuto prima dell’inizio dell’incontro, quando pare che alcuni tifosi leccesi si siano scontrati con i “rivali” sostenitori dell’Andria e siano poi stati portati nella caserma locale, il Lecce affronta alle 15.00 la Fidelis Andria allo Stadio “Degli Ulivi” in occasione della prima giornata del girone di ritorno.
L’incontro termina a reti inviolate, con i salentini bloccati da un’Andria difficile da abbattere e in alcune occasioni anche pericolosa.
Ennesima frenata in classifica, il Lecce porta a casa solo un punticino e sale a quota trentuno, senza approfittare del passo falso del Foggia che dopo aver pareggiato si trova al secondo posto a soli trentatré punti; scivolano al quinto posto i salentini con il Benevento che mette la freccia e supera gli uomini di Braglia di una lunghezza, in attesa del Cosenza che affronterà questo pomeriggio alle 17.30 il Martina Franca.
FORMAZIONI
FIDELIS ANDRIA : allenatore D’Angelo; Poluzzi, Tartaglia, Cortellini, Aya, Ferrero, Stendardo, Onescu, Piccinni, Grandolfo, Bisoli, Cianci.
LECCE: allenatore Braglia; Perucchini, Freddi, Legittimo, Papini, Cosenza, Abruzzese, Lepore, Salvi, Moscardelli, Surraco, Curiale.
Arbitro Andrea Tardino di Milano, accompagnato dagli assistenti di gara Abagnara e Capaldo.
LA CRONACA
Dopo un primo tempo piuttosto bloccato e privo di emozioni nel quale le due squadre si sono affrontate senza riuscire a spuntarla l’una sull’altra, compito reso ancora più arduo dal terreno di gioco poco agevole, Lecce e Andria danno vita a un secondo tempo più frizzante.
Spingono subito i padroni di casa con un colpo di testa al 46′ di Cianci che su azione di calcio d’angolo si ritrova davanti alla porta per poi colpire in pieno la traversa di Perucchini.
La Fidelis Andria continua a mettere pressione ai salentini e ci riprova al 56′ con un tiro di Onescu dalla distanza che termina sul fondo.
Sprazzi di Lecce in un match insidioso e difficile da gestire: cross teso di Lepore a cercare Moscardelli nel cuore dell’area di rigore biancazzura, anticipato provvidenzialmente da Stendardo che gli impedisce di arrivare sul pallone.
Pochi istanti dopo, al 64′, bel gesto tecnico di Surraco che serve con un colpo di tacco Papini, posizionato nella zona centrale della trequarti e protagonista di un tentativo che si spegne sopra la traversa di Poluzzi.
Gli uomini di mister D’Angelo tornano in proiezione offensiva e sfiorano il goal del vantaggio con un colpo di testa di Ferrero, deviato miracolosamente da Perucchini che gli si oppone con il corpo.
Potenziale occasione da rete al 72′, quando l’Andria sorprende in contropiede i giallorossi, bruciati in corsa da De Vena che si lancia verso la porta avversaria trovando sulla sua strada il portiere leccese, uscito dalla propria area di rigore per intervenire in scivolata e bloccare l’incursione dell’attaccante.
Con un tentativo di testa da parte di Moscardelli deviato dalla difesa dell’Andria termina a reti inviolate il derby tra Fidelis Andria e Lecce.
IL GIUDIZIO
C’era voglia di rivalsa, e invece ancora uno stop.
Niente da fare sul campo difficile (in tutti i sensi) della Fidelis Andria, avversario “rognoso” che ha lasciato poco spazio alle idee sparse e isolate di un Lecce poco pragmatico e poco bello da vedere.
Dopo il pareggio contro la Lupa Castelli Romani, ecco un’altra delusione per la comitiva di Braglia, poco brava nell’afferrare le occasioni che una classifica molto corta offre.
Il clima sugli spalti lasciava immaginare un incontro acceso e vivace anche in campo, ma le aspettative non sono state soddisfatte.
Gioco bloccato e nervoso, mai fluido e mal gestito dal Lecce.
DA RICORDARE
È ormai un punto fermo per la squadra e una sicurezza per mister e tifosi: Legittimo ha messo in campo l’ennesima prestazione maiuscola distinguendosi dalla massa per brillantezza ed efficacia. Nei momenti positivi e in quelli negativi, lui è sempre lì a mettere ordine.
DA DIMENTICARE
È un pareggio che sa di sconfitta e nessuno questa volta è riuscito a rimediare al danno: niente goal per le due punte Moscardelli e Curiale, poca gestione del gioco e tanto caos.
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