LA DENUNCIA DEI VIGILI DEL FUOCO, GIANCARLO CAPOCCIA: “Da quindici anni tutti i governi che si sono succeduti hanno tagliato i fondi necessari per la sicurezza dei cittadini”
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Da Lecce, il segretario provinciale del sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco, Giancarlo Capoccia (nella foto), ci scrive______
Sicurezza e tagli nella pubblica amministrazione. Non ci può essere nessun innalzamento di livello di attenzione o risposta ad eventuali azioni terroristiche senza risorse strumentali e finanziarie. Non bastano le circolari del Viminale a rimettere in piedi la Difesa Civile dei Vigili del Fuoco dopo un decennio di tagli su tutti i fronti. Tutto quanto creato dopo l’11 settembre del 2001 in merito alla Difesa Civile, nello specifico delle misure da attuare in difesa della popolazione in caso di attacchi terroristici, è stato lentamente vanificato dai continui tagli voluti dai vari Governi che si sono succeduti d’allora fino ad oggi.
Mancano finanziamenti a 360 gradi; non si sostituiscono gli automezzi e le strumentazioni; quelli esistenti, ormai vecchi, vengono riparati in tempi lunghissimi o non vengono riparati affatto; i materiali in scadenza vengono solo parzialmente rimpiazzati determinando una continua emorragia nelle scorte; in ultimo, ma non per ordine di importanza, poniamo l’attenzione sulla formazione del personale, impossibilitato ad organizzare una formazione mirata sulla materia poiché l’amministrazione – sempre più a corto di risorse – è costretta a chiedere retraining formativi durante l’orario di lavoro o liberi dal servizio nonostante il personale in servizio ogni giorno sia talvolta appena sufficiente a garantire l’ordinaria attività di soccorso.
Come Vigili del Fuoco siamo comunque sempre pronti, nel caso se ne presentasse la necessità, a fare la nostra parte nell’ordinario come nello straordinario pur di garantire soccorso e sicurezza ai cittadini che lo stesso Stato ci ha affidato. Siamo e saremo pronti come i nostri colleghi a Parigi, a Londra, a Madrid e a New York. Siamo e saremo pronti come a Bologna, a Capaci, a Viareggio, in via D’Amelio o in via Palestro a Milano, dove 3 colleghi sono stati dilaniati in un attentato di stampo mafioso e lo siamo e saremo come nelle calamità naturali che arrivano anch’esse senza preavviso.
Siamo pronti, con la consapevolezza che la tendenza alle riduzioni di spesa nel capitolo sicurezza vada invertita, mettendo sul campo risorse finanziarie ed umane, atte a farci affrontare le nuove sfide posteci nel migliore dei modi possibile.
Facciamo dunque ancora una volta appello alle forze politiche, in questa fase di discussione della legge di stabilità finanziaria, di porre particolare riguardo alla sicurezza e al soccorso pubblico. A noi, in mancanza di questo, non resterà altrimenti che pregare Santa Barbara______
(g.p.)______C’ era rimasto un dubbio, in queste ultime sere di zapping televisivo, dopo aver più volte assistito da un talk show all’ altro ai battibecchi fra i vari politici ospiti fissi e oramai personaggi che recitano a soggetto, come quando si scambiano le accuse, di aver tagliato i fondi: chi ha tolto a poliziotti, carabinieri, agenti di custodia, vigili del fuoco e quant’ altri i finanziamenti necessari a garantire la piena sicurezza dei cittadini?
“E’ colpa vostra che avete tagliato i fondi per la sicurezza dei cittadini”. “No, noi non li abbiamo tagliati, siete voi, quando c’ eravate voi che li avete tagliati ” e così via, a rimpallarsi le responsabilità. Insomma: Prodi? Berlusconi? Monti? Renzi? Chi è stato? Di chi è la colpa? Grazie a Giancarlo Capoccia, ora abbiamo capito.
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