VOLLEY MAGLIE/ DOPO LA RIMONTA DI CARATTERE, LA BEFFA: A SABAUDIA, CONTRO IL TERRACINA LE ROSSOBLU MANCANO IL GUIZZO FINALE
Alla ricerca del pieno riscatto, la Betitaly torna da Sabaudia solo con un punto, il primo della stagione, che,per quanto faccia morale, ha il sapore indigesto della beffa.
Andare sotto di due set su campo avverso e riuscire a riportarsi in carreggiata sfiorando il successo, non è impresa che riesce a tutti. Una grande reazione caratteriale quella delle ragazze magliesi contro il Terracina, mortificata sul più bello da quella saccenza arbitrale che quando va in scena sui campi di volley avvilisce prima di tutto lo sport.
Dopo un tocco a muro da parte delle laziali che sarebbe stato determinante ai fini del match e che è costato al tecnico Solombrino, evidentemente perplesso protagonista di uno sconcerto veemente, Cesario e compagne hanno lottato sino al 15 pari, fino ai due punti decisivi delle avversarie.
A conti fatti, però, dispiace però che il motore del sestetto salentino abbia iniziato a carburare solo nel terzo set, quando la laterale Deborah Liguori, seppur debilitata dalla febbre, non ha ceduto alla voglia di aiutare la propria squadra, fino ad allora piuttosto timida e mai incisiva in attacco, ed è scesa in campo.
Un innesto che ha consentito al team del presidente Bavia di prodursi finalmente in attacchi degni di nota, con la difesa laziale che cominciava ad annaspare.
Per la prima volta le magliesi riuscivano a portarsi avanti di cinque punti, dopo che per due set avevano sempre inseguito con grande affanno, e con questo margine andavano a chiudere il set, riaprendo cosi la contesa.
Era un segno evidente del ritrovato equilibrio in campo magliese, grazie anche alla duttilità tattica di Simona Corallo, vero e proprio jolly dello scacchiere e generosissima sul fronte d’attacco, sia quando nei primi due set ha recitato in zona 4, sia in zona 2 quando le è toccato rilevare Daniela Foniciello, sempre alla ricerca della sua forma migliore, che si spera possa arrivare presto. Ancor più robusto il quarto set, quando il livello di fatica e di concentrazione aumentava punto dopo punto, con le due squadre a fronteggiarsi a muso duro.
Non avendo più nulla da perdere, sestetto rossoblu si è espresso con maggiore naturalezza.
Un vero peccato, perché fatta esclusione della partenza rallentata e delle conseguenti incertezze, i segnali positivi non sono affatto mancati. L’amarezza però ha lasciato il segno. “Abbiamo dovuto affrontare un pomeriggio decisamente sfortunato, causato da problemi fisici in squadra e da un pessimo arbitraggio – ha dichiarato proprio la tarantina Simona Corallo – Ciò nonostante non ci siamo mai arrese e avremmo meritato sicuramente i due punti. Siamo convinte che quest’anno il livello tecnico si sia decisamente alzato, ma noi dovremo trovare quanto prima maggiore consapevolezza nelle nostre forze, trovando quelle sicurezze che oggi ci mancano. La gara di Sabaudia è da considerare un passo in avanti – conclude l’attaccante della Betitaly – ma noi possiamo e dobbiamo fare ancora molto di più, a cominciare da sabato prossimo”.
Tra le note positive va registrato anche il debutto a pieno regime di Simona Catalano, libero d’esperienza, riuscita ad innalzare sensibilmente le percentuali in ricezione (73 % positiva, di cui 32 % perfetta), grazie alla quale anche in difesa le cose sono andate molto meglio e lasciano ben sperare per il futuro.
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