RILANCIARE LA CULTURA, VITTIMA SACRIFICATA
di Emanuele Ricercato______
Si è sempre saputo che sull’ altare del dio Denaro la vittima più gradita per essere sacrificata è la cultura. Ogni qual volta c’è un taglio da fare il primo pensiero va alla tanto bistrattata cultura perché da sempre ritenuta un bene superfluo.
Questa è una regola generale che noi possiamo fare nostra nello specifico per parlare dell’attuale situazione nel Salento. La Provincia deve fare i conti con la disastrosa legge Del Rio e far fronte ai numerosi tagli effettuati dal governo centrale.
Per rimpinguare le ormai vuote casse, Gabellone ha avuto la “brillante” idea di svendere gioielli come la biblioteca Comi e il museo faunistico di Calimera con bandi che possono permettere a privati un uso trentennale di queste strutture. Per non parlare poi del grido di aiuto lanciato dal Magnifico Rettore dell’Università del Salento Zara per le sempre meno iscrizioni e per il rischio di chiusura delle facoltà. C’è qualche mente illuminata poi che ha detto che con l’università islamica si ridarebbe di nuovo slancio al Salento, ma sinceramente non ne capisco il significato né l’utilità.
Oltre al denaro, invece, sono importanti le idee e ne servono di nuove per rilanciare la cultura da noi.
Facciamo bandi per i giovani che possano con la loro energia portare qualcosa di nuovo e non per i soliti privati che pensano solo al proprio rendiconto.
Rendiamo le nostre università più snelle, senza le solite lungaggini burocratiche e diamo più scelta formativa ai nostri ragazzi con facoltà nuove e diverse.
Category: Cultura