MAROCCHINO PICCHIA VIOLENTEMENTE LA COMPAGNA DUE VOLTE NELLA STESSA SERATA E VIENE ARRESTATO
Ieri sera una richiesta di aiuto giunge al 113 da parte di una donna che era stata aggredita.
La volante intervenuta nelle vicinanze di un bar viene avvicinata da una donna che si presentava con il volto tumefatto e sanguinante dal naso e dalla fronte e con dei vistosi graffi sul collo. La donna, una leccese quarantaduenne riferiva di aver litigato poco prima con il suo fidanzato, che in un impeto d’ira l’aveva afferrata per il collo colpendola con calci e pugni.
Accanto alla signora vi era un giovane marocchino che spiegava di essere intervenuto per separare il fratello che stava litigando con la compagna.
Veniva richiesta l’intervento del 118 che giunto sul posto prestava le prime cure mediche alla donna la quale rifiutava il trasporto in ospedale e non era intenzionata a sporgere denuncia contro l’ aggressore del quale peraltro non forniva neanche il nominativo, ai fini dell’individuazione, alla quale si perveniva comunque grazie alla generalizzazione del fratello e ad alcuni accertamenti.
Terminate le cure mediche, anche se più volte invitata, la donna rifiutava di sporgere denuncia dei fatti e si limitava a confermare che effettivamente l’aggressore era E. A. nato in Marocco nel’91.
Successivamente, intorno le ore 23.10, la donna chiama nuovamente il 113 chiedendo l’intervento di una volante presso il suo domicilio poiché il compagno l’aveva raggiunta a casa e aveva cercato di aggredirla.
Questa volta sul posto vi era anche l’aggressore e, al fine di evitare nuovamente che le parti entrassero in contatto, si conduceva l’ uomo in Questura e la donna, che accusava un forte mal di testa, veniva accompagnava presso il locale ospedale ove i sanitari di turno gli riscontravano un trauma cranico con perdita di coscienza, ferita lacero-contusa, iperemia dei tessuti molli del collo con segni evidenti di costrizione, ferite escoriate multiple agli arti superiori, stato d’ansia reattivo, guaribili in gg.25.
In sede di denuncia la donna ha raccontato che il compagno da circa 7/8 mesi è diventato assuntore costante di alcolici e quando è ubriaco è solito picchiarla violentemente , anche in presenza delle figlie, ma lei non ha mai denunciato nulla per timore di essere uccisa, circostanza spesso da lui prospettata. Ultimo episodio quello di ieri sera, quando proprio vicino ad un bar per futili motivi lui aveva iniziato a picchiarla prima nel bar e poi in strada e non si fermava nonostante l’intervento di alcuni avventori.
Al termine degli accertamenti l’uomo è stato tratto in arresto per lesioni, minacce e maltrattamenti in famiglia
Category: Cronaca