Xylella e impatto sul settore vivaistico salentino
L’assessore regionale all’agricoltura Leo Di Gioia ha risposto all’interrogazione posta dal consigliere Erio Congedo (Oltre con Fitto), in merito alla questione generale e drammatica che riguarda la Xylella ma anche a quella che riguarda il settore vivaistico e, nello specifico, quello vitivivaistico, condividendo in primo luogo l’allarmismo legato agli eventi negativi e quindi quelli che sono gli effetti che potrebbe causare l’embargo prolungato.
Per questo motivo – ha precisato l’assessore – insieme al presidente Emiliano è stata prodotta una nota indirizzata al Commissario europeo Andriukaitis e al Ministro Martina, per chiedere l’anticipazione dei tempi per l’espressione del parere fitosanitario a livello di Bruxelles. L’assessore Di Gioia ha specificato che i rilievi sono stati fatti e testati scientificamente, e che si ha tra l’altro la totale certezza che questo batterio non attecchisce sulla vite. Bisogna fare in modo che l’EFSA europea si pronunci in tempi compatibili per evitare danni economici importanti. Domani, in sede di Conferenza degli assessori regionali all’agricoltura, l’assessore Di Gioia cercherà di trasformare questa preoccupazione in un ordine del giorno per poi portarlo ai presidenti e arrivare ad anticipare i tempi per scongiurare conseguenze ancora più gravi per il settore.
Il Consigliere regionale di Oltre con Fitto, Erio Congedo ha diffuso la seguente dichiarazione:
“Non posso non esprimere apprezzamento per la sensibilità dimostrata dal presidente Emiliano e dall’assessore all’Agricoltura, Di Gioia, nei confronti di un settore quello viti-vivaistico, prevalentemente salentino, che rischia il collasso.
Nei giorni scorsi avevamo acceso i riflettori su una vertenza che sta mettendo in ginocchio un comparto che sviluppa 20 milioni di euro l’anno e garantisce 70mila giornate lavorative e che rischia di chiudere i battenti a causa di una decisione assunta dalla Commissione Europea qualche mese fa (n. 789/2015) quando è stato posto un embargo su alcune specie vegetali sensibili al batterio xylella che sta attaccando i nostri ulivi, ma fortunatamente non la vite (come dimostrano studi scientifici del Cnr e del Dipartimento di Scienze del suolo, della pianta e degli alimenti dell’Università di Bari) ).
Per questo abbiamo voluto sollecitare il Governo regionale, perché attraverso il coinvolgimento del governo nazionale, ministro Martina in primis, solleciti Bruxelles a togliere l’embargo su quei prodotti che sono immuni al suddetto batterio e, quindi, le barbatelle, dando così respiro all’intero settore agricolo”.
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