IMMIGRAZIONE: RENZI TENDE AL PENSIERO UNICO
“La forma è sostanza: sull’immigrazione possiamo avere tutti posizioni diverse, contro o meno la ‘doxa’, l’opinione comune. Ma la politica renziana ha dimostrato una pochezza culturale al limite del parossismo e su questo è bene che si rifletta per capire che tipo di futuro vogliono vivere i partiti italiani.
All’insulto di Renzi agli italiani che non la pensano come lui, alla risposta di Salvini, è evidente che si sia persa la bussola. La Lega è un partito che compone e completa la compagine di centrodestra, ma la nostra coalizione non può che trovare il suo leader in Forza Italia, una realtà moderata e dai valori largamente condivisi. Non possiamo pensare di abdicare ai principi comunemente condivisi nel nostro Paese, come la libertà e la solidarietà. Ma è altrettanto vero che non si possa essere il ricettacolo dell’Europa senza che nessuno ci metta nelle condizioni di gestire l’emergenza. Se il governo nazionale fosse più autorevole nella politica estera, certamente potremmo imporci per avviare politiche di cooperazione più serie e con più Paesi da cui partono i flussi; mentre oggi le linee del dialogo sono interrotte con quasi tutti gli Stati interessati. Renzi, però, ha sollevato una questione più culturale che meramente politica: quella del pensiero unico, rigettata da ogni civiltà che vede nel pluralismo in tutti settori una matrice di libertà. E questo ci responsabilizza di più, perché abbiamo il dovere di rilanciare una coalizione forte e compatta, mandando a casa una sinistra arrogante e pericolosamente radicale nei metodi”.
Questo è quanto scrive Paolo Pagliaro Responsabile dipartimento regionalismo, federalismo e identità territoriali e Responsabile Cultura, turismo e comunicazione in Puglia.
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