SURBO: PROFANATA LA TOMBA DEL NONNO DEL SINDACO

| 3 Settembre 2015 | 1 Comment

Profanata la tomba del nonno del sindaco di Surbo, Fabio Vincenti, a capo di una giunta civica e proiettili di arma da fuoco trovati davanti al cancello dello studio del fratello: su questi due episodi stanno indagando i carabinieri. I custodi del cimitero stamani hanno trovato rotta la lapide e la bara del nonno del sindaco, estratta fuori dal loculo, scoperchiata e lasciata per terra. E sempre oggi cinque proiettili di arma da fuoco sono stati trovati davanti allo studio del fratello del sindaco.
Surbo negli anni scorsi è stato teatro di pesanti azioni criminose, con regolamenti di conti in piazza in pieno giorno, esecuzioni all’interno di bar a viso scoperto ecc.
Da qualche tempo Surbo è tornata ad essere una cittadina tranquilla, ci auguriamo che i responsabili di questi episodi possano essere presto individuati, affinchè quel clima di paura che i surbini sono stati costretti a a respirare negli scorsi anni non abbia a ripetersi.

Category: Cronaca

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Comments (1)

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  1. Erio Congedo Consigliere Regionale ha detto:

    “Destano sconcerto e preoccupazione, ormai, le sempre più continue notizie di aggressioni e attentati intimidatori ai danni dei sindaci e amministratori dei Comuni salentini.
    La mia solidarietà al sindaco e amico di Surbo, Fabio Vincenti, che è vera e sentita, non può più essere però sufficiente. La vicinanza personale e politica per due episodi al di poco inquietanti, uno dei quali macabro e irrispettoso della morte (la profanazione di una tomba di famiglia), non può essere fatta solo di parole. Confido che anche questa volta le forze dell’ordine assicureranno alla giustizia gli autori degli sconsiderati gesti, ma come ho avuto modo di ribadire poco tempo fa, in una circostanza analoga, purtroppo, è necessario che il problema della sicurezza venga posto a in modo organico e sinergico da tutte le Istituzioni del territorio.
    I sindaci, ma in generale i rappresentanti delle amministrazioni locali ormai sono diventati il primo avamposto dell’esasperazione che la crisi economica sta producendo: è a loro che i disperati si rivolgono nella convinzione che possano risolvere i loro problemi. Non possono essere lasciati soli”.

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