GLI EXTRACOMUNITARI SONO UNA RISORSA…SI MA PER IL CAPORALATO
IDENTIFICATI 25 BRACCIANTI IMPEGNATI NELLA RACCOLTA DI ANGURIE ED ORTAGGI IN AGRO DI NARDO’.
In linea con le direttive impartite dagli Organi di Vertice del Corpo e dall’Autorità Prefettizia, è in atto una intensificazione di attività di servizio da parte dei militari del Comando Provinciale di Lecce nel settore dell’agricoltura.
Sono in corso interventi operativi finalizzati al contrasto del fenomeno del “caporalato”, dell’utilizzo di lavoro nero ed irregolare, delle frodi contributive e delle indebite percezioni di contributi comunitari e nazionali.
I controlli eseguiti hanno riguardato talune aziende che operano in agro di Nardò, impegnate nella campagna di raccolta di angurie ed ortaggi.
Gli interventi sono stati eseguiti con accessi diretti sui fondi agricoli coltivati, ove i Finanzieri hanno identificato, oltre ai lavoratori presenti, anche gli automezzi utilizzati per il trasporto delle persone e dei prodotti agricoli, al fine di meglio approfondire le modalità di reclutamento della forza – lavoro ed il rispetto degli obblighi fiscali e contributivi.
All’esito di detti controlli è stata accertata la presenza di 7 lavoratori irregolari, la cui comunicazione preventiva agli Enti preposti d’instaurazione di rapporto di lavoro risultava scaduta.
Si è reso altresì opportuno verificare la posizione di ulteriori 18 braccianti agricoli, di cui tre cittadini extracomunitari di origine sudanese, tutti risultati in possesso di regolare permesso di soggiorno in Italia, per i quali sono in corso i necessari approfondimenti in materia contributiva ed assistenziale.
In corso di approfondimento anche le posizioni previdenziali dei suindicati braccianti, al fine di accertare in capo agli stessi l’eventuale indebita percezione di indennita’ di disoccupazione o di altri sussidi a carico del bilancio pubblico.
Nel settore del sommerso da lavoro, dall’inizio dell’anno, i Reparti dipendenti del Comando Provinciale di Lecce hanno accertato complessivamente l’impiego di 79 lavoratori in nero nonché di 62 lavoratori irregolari, ripartiti prevalentemente nei settori del terziario, manufatturiero ed edile.
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